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Rifiuti, Regione Lazio trasforma siti di stoccaggio in momentanee mini discariche

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L’emergenza da Coronavirus ha toccato indubbiamente anche il sistema di raccolta dei rifiuti sulla Regione Lazio, ponendo le aziende preposte allo smaltimento dell’immondizia davanti a un maggiore produzione di scarti da parte dei cittadini e soprattutto sempre più in difficoltà nella gestione di questi materiali.

Va ricordato come il Lazio e soprattutto Roma hanno sempre sofferto l’aspetto della raccolta rifiuti, in un contesto che potrebbe ulteriormente aggravarsi sull’onda dell’epidemia per i consumi dei singoli cittadini e soprattutto qualora si palesasse un calo di personale addetto allo smaltimento degli scarti per eventuali malattie. 

Ecco allora come la Regione Lazio in queste ore è stata costretta a rivedere le normative sulla raccolta rifiuti nel territorio regionale, partendo dall’incremento del deposito di scarti per ogni sito di stoccaggio presente nell’area laziale. Un provvedimento sia chiaro temporaneo e che vedrà fine solamente a conclusione dell’epidemia di Coronavirus, ma che potrebbe ridare respiro al sistema di gestione dell’immondizia su tutta l’area del Lazio. 

Una condizione quindi che porterà numerosi siti di stoccaggio per la differenziata e l’indifferenziata a trasformarsi per un breve periodo – almeno ce lo auguriamo – in mini discariche, con tanti di questi punti che attualmente sono presenti proprio al centro delle Città laziali. 

L’idea di trasformare momentaneamente i siti di stoccaggio laziali è arrivata interpretando nella Regione Lazio i nuovi provvedimenti del Ministero dell’Ambiente guidato dal ministro Sergio Costa, che ha concesso a Comuni e Regioni di derogare i regolamenti che impedivano a siti di stoccaggio o discariche inerti di non superare una certa quantità di rifiuti. Una manovra che nel concreto toccherà per esempio i siti di AMA su Roma, con queste aree che anche per questo motivo hanno vissuto numerose difficoltà negli ultimi anni nella gestione dei rifiuti. 

Prendendo spunto dalle indicazione governative, l’assessore ai Rifiuti e agli Impianti di Trattamento Massimiliano Valeriani ha fatto ricorso a temporanee forme speciali di gestione dei rifiuti con ricorso a regimi straordinari, al fine di evitare l’interruzione di pubblico servizio. 

Una manovra della Giunta Regionale guidata da Nicola Zingaretti che dovrebbe salvaguardare in primis il sistema di raccolta rifiuti su Roma Capitale, specie se l’epidemia di Coronavirus porterà nei prossimi giorni alla chiusura di eventuali discariche fuori dalla Città Eterna. Ecco allora come siti come i TMB o i tritarifiuti di Rocca Cencia e Malagrotta potranno funzionare come discariche temporanee, incrementando del 30% in più la possibilità di ospitare rifiuti in confronto agli attuali parametri legislativi. Anche i centri di raccolta comunale – come quelli di AMA sempre su Roma – potranno incrementare del 20% il proprio stoccaggio di scarti. 

Le criticità di una simile scelta potrebbero derivare dalla condizione delle discariche regionali, che secondo i criteri della Giunta Zingaretti raggiungeranno un incremento del 50% di rifiuti in più in confronto ai parametri legislativi. 

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