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Sostenibilità ambientale ed economia circolare: l’importanza per le aziende del futuro

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La prima volta che abbiamo sentito parlare di sostenibilità è stato nel 1972 a Stoccolma, durante la Conferenza sull’Ambiente Umano tenute dalle Nazioni Unite. In quell’occasione, i 113 Stati intervenuti fecero emergere la necessità di un modello di sviluppo innovativo, capace di combinare una corretta distribuzione delle risorse con un’armoniosa crescita economica. Un percorso che ha dato vita, nel 1987, ad un principio fondamentale, secondo cui lo sviluppo sociale è veramente in grado di soddisfare i bisogni della generazione presente quando non compromette la possibilità di soddisfare quelli delle generazioni future.

La tematica della sostenibilità ha oggi un’importanza sempre crescente che ha ormai instillato nei consumatori più attenti il desiderio di compiere scelte etiche e consapevoli, rispettose dell’ambiente e dunque delle new generation. Una tendenza che ha portato le aziende ad abbracciare politiche di reale sostenibilità, con un’attenzione sempre crescente per il benessere del Pianeta e di tutti i suoi abitanti.

L’economia circolare e le energie rinnovabili

La crescente consapevolezza dei consumatori, soprattutto dopo il periodo della pandemia, ha dato vita ad un impegno sempre più concreto da parte dei rivenditori, a favore di un modello circolare dell’economia, mantenendo standard di qualità elevati. In questa direzione, si fa strada e si rafforza in modo progressivo una policy sociale del riciclo, che supera la mentalità dell’usa e getta ereditata e rafforzata dalla rivoluzione industriale, a tutto vantaggio del riutilizzo.

Non più acquisti ciechi e fulminei, dunque, ma attenzione all’elaborazione di politiche aziendali ad hoc, all’utilizzo e all’implementazione di sistemi di produzione ecosostenibili e rispettosi dell’ambiente. Un’applicazione sempre maggiore della circular economy, che ha trovato spazio soprattutto nel settore dell’energia.

Le politiche aziendali e la Green Tecnology

Il modello di “economia circolare”, elaborato negli ultimi anni e sempre più accolto dalla new economy, ha infatti come obiettivo quello di abolire completamente i rifiuti dal sistema a favore delle energie rinnovabili, attraverso la separazione dell’impiego delle risorse esauribili dall’attività economica. In tal modo è possibile ridurre le quantità di rifiuti inquinanti, continuando ad usufruire di materiali e prodotti già esistenti per preservare e rigenerare i sistemi naturali.

Secondo un’analisi effettuata sulle politiche ambientali adottate dalle aziende presenti negli Stati europei, è emerso che nell’ultimo decennio vi è stato un aumento costante degli strumenti finalizzati a diminuire l’impatto aziendale sull’ecosistema. Questo risultato è possibile solo attraverso specifiche green practices, come ad esempio l’utilizzo della circular economy, l’implementazione di fonti alternative per la produzione di energia, l’innovazione dei prodotti, l’efficientamento delle strutture e dei processi di produzione, attuabile anche attraverso il miglioramento della logistica.

Un settore che ha trovato particolare risonanza, ad esempio, è quello dell’energia elettrica, che ha portato le aziende a prediligere dei piani tariffari specifici e personalizzati per le proprie esigenze, e che, come nel caso delle offerte luce business di Green Network Energy ad esempio, siano anche in grado di rispettare l’ambiente.

In questo modo adottando un’azienda può muovere i primi passi verso una politica più green ed ecosostenibile che, come visto in apertura, è una tematica a cui i consumatori prestano sempre più attenzione, dimostrando una crescente sensibilità.

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