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Voragine Pontina, le testimonianze dal luogo del disastro: “Sono viva per miracolo”

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Si cerca ancora l’imprenditore edile Walter Donà, 68enne residente a Terracina, l’uomo disperso a causa della voragine che ieri mattina si è aperta sulla SR 148 Pontina.

L’uomo viaggiava in direzione Roma a bordo di una Fiat Tipo insieme a un amico di 64 anni, Vincenzo Labori, che è riuscito a uscire dalla vettura e a salvarsi. Il 64enne era stato ricoverato in osservazione al “Fiorini” di Terracina ed era stato da poco dimesso. La Fiat Tipo è precipitata in una buca profonda otto metri.

Donà è il titolare di un magazzino che si occupa di fornitura di materiali edili, con sede a pochi chilometri dal luogo dell’incidente.
 
“Ci siamo aiutati a vicenda per uscire dall’auto”, ha raccontato Vincenzo Libori, scampato per miracolo alla sorte che invece ha colpito il suo amico. 
 
“Mi ha dato una mano a risalire, gli ho detto di seguirmi ma è stato trascinato via ed è stato inghiottito”. Parole incredule di chi ancora non riesce a spiegarsi come sia potuto accadere tutto questo.
 
Come l’altra persona scampata anch’essa alla terribile voragine apertasi tra San Felice Circeo e Terracina al km 97+700 della Pontina.
 
Si chiama Ilaria Vallone: ieri mattina stava andando al lavoro a Sabaudia quando all’improvviso ha sentito cedere il manto stradale sotto la propria auto. Questione di istanti: la sua vettura riesce a passare ma per lo scossone finisce fuori strada; Ilaria si accorge subito che qualcosa di grave è successo: alle sue spalle la strada non c’è più, e l’auto che la precedeva è finita nel cratere. 
 
“Ho sentito delle grida, poi più nulla”, ha raccontato la giovane ragazza di 25 anni.

 

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