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Palestrina: concorso pubblico in Comune, ‘Bella Palestrina’ perplessa sul bando

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E’ tornata, puntuale, con settembre (da sempre il mese della riaccensione dei motori della vita quotidiana) la querelle nell’agone politico della Città di Palestrina.

Ad alzare il vento della polemica settembrina è uno dei cinque gruppi consiliari di minoranza, l’unico con due membri sugli scranni di minoranza, la lista civica “Bella Palestrina”.

Gli aderenti alla citata componente assembleare, Ludovico Rosicarelli Lorella Federicivorrebbero vedere annullato il bando di concorso pubblico per titoli ed esami, per l’assunzione a tempo indeterminato di un istruttore amministrativo (cat. C1).

«Avanziamo questa richiesta– spiegano i due consiglieri comunali –perché consideriamo illegittimo il bando di concorso, in quanto viziato da imparzialità: discriminatorio nella valutazione dei titoli e delle prove ( Art. 9 del bando: punti 10 per tutti i candidati con almeno tre anni di lavoro flessibile presso il Comune di Palestrina, ai sensi dell’art. 35 comma 3bis, del Dlgs 165/2001). Non riteniamo tale metodo di valutazione equo, ragion per cui chiediamo l’ annullamento del bando».

Un terreno di scontro piuttosto scivoloso, essendo localizzato all’ interno di una fattispecie tecnica ed amministrativa.

Agli organi competenti, guidati dalla dottrina giurisprudenziale, l’arduo compito di esprimersi, affinché si dipani l’ oggetto argomentativo di cui in cronaca.

 

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