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Quando per te è amore, ma per lui no. La seconda lettera della rubrica Dillo alla Crinzi

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Ciao Ale,

ci siamo frequentati per qualche mese, ma lui con me non ci è mai voluto stare. 


Diceva che siamo troppo simili per vivere una storia normale, ma non ha smesso di cercarmi. Nemmeno quando ha cominciato una relazione con un’altra persona.
Per lui sono stata un’amica, un’amante, ma non ha mai provato a vedermi come la sua fidanzata.
É passato un anno e mezzo e la storia continua! 
Sono io a cercarlo e a chiedergli di accompagnarmi a feste e cene, ma l’indomani, come se nullo fosse successo, ognuno continua la sua vita. 
Insieme ci divertiamo, siamo molto complici, ma allora perché non provarci?! 
Non faccio altro che ripetermi che con uno come lui davvero non riuscirei a vivere una relazione stabile, ma aspetto solo che lui cambi idea.
Vorrei capire se questa attesa ne varrà la pena o se forse sarebbe meglio voltare pagina, chiudere il libro e bruciarlo..
Ciao Zia Ale, grazie in anticipo

 

Les

 

 

 

 

Cara Les (sospiro),

oh mamma questi uomini, ma quanti pensieri ci danno? Un’infinità, eh?

Questo è quello che ho pensato fino a quando, maturando, o forse rinsavendo, mi sono resa conto che sì, fino a quel momento ero stata decisamente sfortunata nell’imbattermi in soggetti con le medesime caratteristiche – egoisti, cinici, spesso insensibili, altrettanto spesso piacioni con le altre – ma che, allo stesso tempo, proprio io ero stata la prima causa del mio male. E sai il perché? Perché sempre di quel tipo di uomo – quel tipo bastardo di uomo –  mi andavo a invaghire, non calcolando chi, invece, cercava di donarmi amore.

Sadica, sì! in un certo senso sì. Non è il tuo caso Les o meglio, ho come l’impressione che tu mi abbia scritto questa lettera non per ricevere una risposta che non conosci, ma per avere la conferma di quello che già sai e di cui, finalmente, ti vuoi liberare.

 

Capita, eh. Capita più spesso di quanto tu possa immaginare. Ci innamoriamo follemente di uomini che invece no, non ricambiano, e nonostante la cosa sia palese a tutti, pure alle pietre, nonostante lui frequenti un’altra e continui a cercarci per poi sparire manco fosse il mago Silvan e nel frattempo tutte le amiche ci ripetano sempre le stesse cose, costrette a rispolverare anche le lingue morte per essere più convincenti, noi niente. Andiamo avanti per la nostra strada, convinte che gli altri parlino così perché non possono capire il rapporto che abbiamo con questa persona, quello che in realtà c’è di speciale tra di noi ma che vediamo solo noi. Ci illudiamo che le cose possano cambiare – cosa che tra l’altro, l’illuderci intendo, ci viene non bene, ma benissimo – e per lui mettiamo da parte tutto, ogni cosa. Capaci di vivere ammanettate al telefono aspettando un cenno – che 99 volte su 100 non arriva e se arriva o è perchè si sbagliato o ha bisogno di qualcosa – lo poniamo sul podio della classifica delle priorità, donandogli addirittura il primo posto, pur consapevoli d’essere la seconda o terza scelta, e decidendo ogni volta di mettere da parte un pochino di dignità e grande parte del nostro orgoglio, per domandargli di accompagnarci a una festa, a una cena, a fare la spesa all’Esselunga, al parco con il cane, e, nonostante il finale già scontato, non vediamo l’ora che arrivi quel momento, perché quelle poche ore, quei minuti, saranno insieme a lui – e a noi, fondamentalmente – non ci frega nulla del resto, perché solo di questo c’importa.

 

Il problema serio sai quel è? Quello che ti ho appena descritto, che è anche quello che credo, in parte, tu stia vivendo, è valutabile come lo zero assoluto rispetto al sentimento che provi e a quello che meriterebbe di ricevere in cambio. Il rapporto che hai con questo ragazzo è meno che niente rispetto a quello che tu, io e ogni altra persona innamorata, meritiamo di ricevere.

 

Non credo che lui provi qualcosa d’importate per te, Les – anche perché se fosse stato ora starebbe con te, non con un’altra – e non credo nemmeno che voi due siate fatti per stare insieme, e credimi, mentre lo scrivo provo una fitta al cuore incredibile, anche se sono consapevole che questa per te non sia una rivelazione, bensì una conferma.

 

Vorrei dirti che le persone cambiano, vorrei dirti che i sentimenti maturano – e quest’ultima cosa accade, eh – ma purtroppo non credo sia questo il caso. Vorrei anche dirti di smettere di aspettare, ma non posso permettermi di farlo, perché ci sono passata prima di te, perché so quello che provi, perché sei tu a doverlo decidere, ma soprattutto perché non c’è bisogno che sia io a dirti cosa fare, sarà il tuo amor proprio a suggerirti e la vita a consigliarti, ponendoti senza preavviso dinnanzi al momento in cui il tuo cuore non avrà più bisogno di sperare e tu di aspettare; arriverà, davvero, e lo farà insieme a una persona che vorrà condividere la vita insieme a te, e non soltanto frazioni di esistenza senza alcun reale valore.

Amati.

Con grande affetto,

 

La Crinzi

 

dilloallacrinzi@ilcorrieredellacitta.it

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