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Dillo alla Crinzi: non sopporto più la mia migliore amica

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Ciao Ale,

premetto che ho iniziato a seguirti qualche anno fa e, pian piano, ho iniziato ad apprezzarti, non solo come consigliera di moda, ma anche come persona. Hai sempre una parola buona e gentile per tutti, una qualità rara di questi tempi.

Ti scrivo per un “problema”, se così si vuol chiamare, che ho da qualche tempo con la mia migliore amica. La conosco da quasi 10 anni e siamo sempre andate d’amore e d’accordo, tanto che spesso ci scambiavano per una coppia, data l’affinità che ci legava. Il punto è che da 6 mesi io sento che le cose tra di noi sono cambiate: le nostre vite sono cambiate parecchio perché io sono una studentessa mentre lei ha trovato lavoro. Abbiamo ritmi di vita opposti: se io resto in casa tutta la settimana, e ho voglia di uscire nel weekend, lei al contrario quando arriva il weekend non vede l’ora di riposarsi. Se io amo andare a ballare o fare gite fuoriporta, lei preferisce bere un aperitivo al solito bar, o al massimo fare un giro al centro commerciale. Queste diversità negli ultimi tempi hanno iniziato a starmi strette, tanto che, ogni volta che mi chiede di uscire, io sento che lo faccio più per un senso del dovere che per un piacere. Come se non bastasse, nell’ultimo mese il rapporto si è incrinato ancora di più perché sono scoppiata e, in un momento di esasperazione, le ho detto che non ho più quella voglia di vederla e sentirla che avevo qualche anno fa.

Io non capisco cosa mi sia preso, perché sono arrivata ad essere così insofferente nei suoi confronti, anche perché lei non ha assolutamente fatto nulla di male: il problema sono io, perché sento di essere cambiata tanto in questi mesi e questo cambiamento, purtroppo, non include più lei nella mia vita, o per lo meno, non la include più come prima.

Ho pianto tanto in questi mesi perché mi sono sentita in colpa per averla allontanata senza una vera ragione. 

Ormai è più di un mese che non la vedo e sento più e io sento di stare meglio, ma dall’altro lato ho sempre il senso di colpa che mi affligge. Non so che fare, sono davvero confusa e dispiaciuta per tutta la situazione. 

Alis

Cara Alis, 

posso iniziare questa risposta con una parola: capita. E anche più spesso di quanto tu possa immaginare. Non nego che quello che sta accadendo a te e alla tua amica, sia successo anche a me, ma con una differenza sostanziale; le persone che ho allontanato dalla mia esistenza, così bruscamente come hai fatto tu, o mi avevano fatto arrabbiare o mi avevano fatto del male oppure erano semplici conoscenti con i quali avevo condiviso qualche chiacchiera e serata. 

Una tra le mie più care amiche, quelle stretta, quella di sempre, quella con cui ho trascorso i momenti migliori e che mi ha vista nelle condizioni peggiori, è sempre lì, da 15 anni. Nonostante le discussioni avute, le centinaia di volte che ci siamo mandate a quel paese – perché non ho peli sulla lingua con voi, ma manco con lei – nonostante gli interessi siano diversi, i modi di divertirsi pure e non si abbiano più nemmeno chissà quanti amici in comune. Hai contato i ‘nonostante’? Eppure siamo ancora qui, e ciò non significa che ci si veda sempre, anzi, spesso passiamo settimane senza sentirci e mesi senza vederci, ma appena possibile ci prendiamo delle ore da trascorrere insieme; passeggiamo per il centro della città, prendiamo un “banalissimo” aperitivo, o più semplicemente – cosa che tra l’altro è successo pochissime settimane fa – stiamo sotto casa dell’una o dell’altra, sedute in macchina, a parlare, come facevano da pischelle, per il puro piacere di trascorrere del tempo insieme. 

Questo per dirti che è fisiologico: si cresce, si cambia, e molto più spesso di quanto si possa immaginare, le strade si dividono, ma se il rapporto è forte, e soprattutto, se si ha il piacere di vivere ancora dei momenti insieme, allora il modo per ritrovarsi, anche una volta all’anno, si trova. Poco, vero? Può essere, ma questo non rende meno amici di chi trascorre 26 ore al giorno insieme; in amicizia, come in amore, non esistono regole prestabilite, siamo noi a decidere come vivere al meglio i rapporti, e se tu e la tua amica avete tempi e ritmi differenti, chi se ne frega! Non c’è nulla di male e non significa che dobbiate smettere di volervi bene.

Quindi ti chiedo: credi davvero d’essere infastidita dalla tua amica solo perché vi siete ritrovate ad avere ritmi differenti? E se la risposta fosse davvero sì, pensi davvero sia giusto smettere di vederla e sentirla solo perché tu vuoi andare a ballare e lei preferisce poltrire? 

La mia esperienza – e pure il mio istinto – mi dicono che tutto questo non ha molto senso, e penso che un giorno potresti arrivare a pentirti di aver fatto a pezzetti un rapporto così importante, solo perché convinta di dover condividere ogni cosa con lei, inconsapevole che, invece, l’amicizia, quella vera, va oltre tempo e luoghi. 

Hai ragione, Alis, io ho sempre una parola di conforto per tutti, ma a te sento di dire solo una cosa: viviamo in una società che non ha pietà di nessuno, dove i rapporti umani sono sempre meno umani e dove l’ipocrisia vige sovrana. Si è pieni di conoscenti, gente che ci conosce vagamente con la quale ridiamo, scherziamo, con la quale alle volte ci ubriachiamo, ma alla quale di noi non frega un emerito niente. I veri amici, quelli che ci stanno accanto sempre, anche quando facciamo più schifo, sono rari come l’intelligenza dentro alla casa del Grande Fratello. Quindi, dai retta a zia, pensaci bene, rifletti seriamente, cerca di capire se sono stati davvero gli interessi differenti a farti allontanare da lei o se la questione nasce da qualcosa di molto più intimo e profondo. 

Tieni a mente questo: si è sempre in tempo sia per andare avanti che per tornare indietro (e fare le proprie scuse). 

Nel secondo caso, spero con tutto il cuore che lei possa accettarle.

Un abbraccio 

La Crinzi 

dilloallacrinzi@ilcorrieredellacitta.it

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