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Hellboy, uno stile più horror e violento per rinfrescare l’Eroe Rosso

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Una boccata d’aria fresca la visione di questo nuovo film sul personaggio di Hellboy, presentato in anteprima mondiale il 9 aprile presso il Cinema Adriano di Roma

L’eroe rosso subisce un taglio inedito sotto la regia Neil Marshall, che prende totalmente le distanze dai vecchi diretti da Guillermo Del Toro (Hellboy e Hellboy: The Golden Army). 

Anzitutto ci troviamo a fare i conti con un giovane Red, che nella storia appare non conoscere totalmente le proprie origini legate alla venuta sul pianeta Terra. Ma soprattutto una pellicola che mostra in tanti punti la sofferenza di questo personaggio per essere trattato come un “diverso” dagli umani, venendo additato per questo motivo anche come una potenziale minaccia: un lato psicologico ben proposto nella pellicola, che di per sé già dà qualcosa in più a questa pellicola.

Ottima la scelta di mettere nelle vesti di antagonista Milla Jovovich, che dopo l’esperienza di Alice nella saga cinematografica di Resident Evil oggi va a ricoprire le vesti della spietata Regina di Sangue: un personaggio che si combina perfettamente alle caratteristiche dell’attrice ucraina, che nel film vede una storia molto elaborata e soprattutto definisce un personaggio molto combattivo per portare a termine i propri oscuri obiettivi.

Un quadro che si lega a una rivisitazione inedita di questo Hellboy, che per il reboot sforna un lato più dark e soprattutto crudo a livello di scenica: le atmosfere “action” di Del Toro vengono sostituiti da una buona base di horror e soprattutto scene di sangue, con corpi mutilati o sviscerati come se non ci fosse un domani. Una rivisitazione intrigante e che incuriosisce, anche se in molte scene sembra di assistere a una pellicola di Silent Hill: tanti mostri riportano alla mente le mastodontiche creature orribili del film di Christophe Gans, con questi esseri che vedono molteplici somiglianze con il famoso personaggio di Pyramid Head.

Lascia l’amaro in bocca l’interpretazione di David Harbour, che avrebbe potuto dare quel tono più colorato a una rivisitazione di Hellboy molto accattivante.

Un film scorrevole e che rispetta delle precise linee logiche, nonostante le ambientazioni horror spesso si alternino a contaminazioni fantasy che arricchiscono lo spessore del protagonista di questa storia. 

Un film che personalmente consigliamo di vedere agli amanti dell’eroe rosso e dell’orrore: sconsigliamo la visione invece per i bambini, considerate le fortissime scene di violenza interne alla pellicola.

VOTO: 7

 

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