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NUOVI SPAZI PER LA NEUROPSICHIATRIA INFANTILE

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L’Unità di Neuropsichiatria infantile di Pomezia trova nuovi spazi. Sono stati inaugurati infatti nei giorni scorsi, davanti a operatori, associazioni, autorità locali e cittadini, il laboratorio delle autonomie, la cucina e la “stanza della quiete”. Tre nuove aree, nate grazie al contributo di associazioni e cittadini volenterosi, in un ambulatorio, quello dell’Asl Rm H4, ospitato in una costruzione isolata, decentrata ed ormai vecchia, situata al civico 4 di piazza Aldo Moro. Qui, alla Uompi, gli utenti sono tutti bambini, più o meno piccoli, che in questo centro svolgono terapie neuro riabilitative, logopedia e molto altro. Dei nuovi locali inaugurati desta molta attenzione la “stanza della quiete”, che, già dal nome stesso, lo si capisce, è stata progettata per donare tranquillità e rilassatezza a chi lì verrà accolto. Questo spazio infatti ha un ruolo chiave, in quanto ospiterà le audizioni di minori coinvolti in procedimenti giudiziari. La stanza si compone in realtà di tre vani, nel più importante, nonché più grande, è stato installato un impianto di audio-videoregistrazione, a circuito chiuso e con quattro telecamere angolari, donato dall’Associazione Case Famiglia Chiara&Francesco di Torvaianica, già impegnata da tempo nell‘assistenza dei minori in questa fase delicata della loro vita. “Questo luogo – spiega il dirigente e neuropsichiatra Roberto Miletto – avrà un ruolo indispensabile per esigenze istituzionali, come le audizioni protette richieste dai Tribunali, e sarà molto utile per le esigenze ambulatoriali, come la supervisione di psicoterapie o riabilitazioni di gruppo”. La stanza è stata attrezzata grazie anche al contributo dei Lions Club di Pomezia, che negli anni hanno sempre dato un grande contributo allo sviluppo della U.O.N.P.I. Loro la donazione degli arredi, dei tre grandi televisori a schermo piatto, disposti su altrettante pareti. e anche “del materiale vario per gli usi clinici e di quello per svolgere la terapia della sabbia”, spiega il dottor Miletto. Perché tre schermi piatti? “Qui passano immagini splendide di natura, accompagnate da musiche classiche e di rilassamento, donate dall’Associazione locale Futuro, oppure, originali mantra, mandala cinetici e favole animate, come quelle realizzate dal regista d’animazione e professore Leonardo Carrano. Lui ed il suo collega Gaetano Boldrini, – spiega – hanno sempre contribuito, insieme ai loro alunni dell’ Istituto d’ Arte di Pomezia a rendere i nostri ambienti sempre più vicini ai bambini”. Il Laboratorio di Cucina e delle Autonomie è, invece, la trasformazione, in unico locale, di tre preesistenti piccoli vani. La realizzazione è stata curata dalla ASL, ma gli arredi sono sempre frutto di una donazione, quella dell’associazione “Il mio futuro per Gianluca”. “Questi spazi hanno un accesso diretto al giardino – spiegano i dirigenti Miletto e Fucci, psicologa dell’Utr – presto fornito anche di gazebo per le attività outdoor, dove potranno trovare realizzazione progetti di autonomia per gruppi di minori disabili, secondo un mirato protocollo U.O.NPI.”. Un progetto che speriamo trovi presto realizzazione e sostegno da parte della Asl, visto che purtroppo l’area verde che circonda la struttura è quasi sempre in uno stato di abbandono, poiché non c’è un Ente preposto al suo mantenimento. Inoltre, c’è da chiedersi perché i progetti e le innovazioni importanti e necessarie debbano sempre essere realizzati grazie alla beneficenza ed al volontariato, quando poi ogni giorno veniamo a conoscenza degli sprechi e degli sperperi delle nostre amministrazioni.

Ad appena una settimana dall’inaugurazione, purtroppo c’è da segnalare la prima “visita” da parte di malintenzionati, che nella notte del 26 ottobre si sono introdotti nel centro, scardinando alcune porte, rovistando nelle cartelle cliniche dei piccoli pazienti e portando via quel pochissimo denaro che c’era in cassa – circa 70 euro – ed uno degli schermi.

“Ma non ci diamo per vinti per così poco”, ha dichiarato il dott. Roberto Miletto, che invece illustra un altro progetto a favore dei bambini, basato sugli scacchi. “Il gioco degli scacchi può costituire un originale Curricolo Speciale per bambini con difficoltà di apprendimento – ha spiegato – è un progetto rieducativo da proporre anche molto presto, diciamo pure ad inizio carriera scolastica, perfino dalla scuola dell’infanzia”. I corsi sono iniziati oggi presso l’hotel Selene e vedono coinvolti bambini e ragazzi dai 5 ai 16 anni con bisogni educativi speciali. “I curricoli, divisi per fasce di età, si svolgeranno da novembre 2012 a maggio 2013; le educatrici ed educatori UISP Anna Mirarchi, Marina Monterosso ed Alessandro Pompa coinvolgeranno gratuitamente oltre 50 famiglie in un percorso educativo e ri-abilitativo nato a Pomezia, e certo pionieristico perché mai attuato prima in Italia con i nostri bambini e ragazzi con disabilità lievi e bisogni educativi speciali come fruitori”.

Claudia Sperduti

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