Home » Ardea » Cronaca Ardea » Ardea, edificio a due piani alle Salzare: il Tar dà ragione al Comune, va demolito

Ardea, edificio a due piani alle Salzare: il Tar dà ragione al Comune, va demolito

Pubblicato il
tribunale

Il Tribunale Amministrativo del Lazio si è recentemente espresso in merito ad una controversia sorta tra un privato e il Comune di Ardea. Oggetto del caso una struttura sita sulla Via Laurentina all’interno del compendio noto come “Le Salzare”, i 706 ettari gravati da uso civico e da circa tre anni passati nelle mani dell’ente; nel 2012 proprio il Comune di Ardea fece partire un’ordinanza che ne ingiungeva la demolizione intimando il ripristino dello stato dei luoghi.

Il ricorso al Tar

La proprietaria dell’edificio, ricorrendo mediante i legali al Tar, ha sostenuto di «essere legittimamente entrata nel “possesso” del terreno con «sovrastante e preesistente manufatto “anteriore al 2000”»: con l’ordinanza summenzionata però l’ente aveva contestato «la realizzazione in assenza di alcun titolo edilizio, su terreno gravato dal vincolo di uso civico disciplinato dalla legge statale 16/06/1927 n. 1766 e in zona sottoposta a vincolo di tutela paesaggistica di cui al d.lgs. n. 42/2004 di tutta una serie di opere» risultato «della “trasformazione” di un pregresso capannone con struttura metallica di mq. 440 circa, oggetto di precedente denuncia penale del 21/10/2002 presso la Procura della Repubblica di Velletri».

Salzare, la decisione del Tar: sì alla demolizione

A distanza di quasi otto anni allora il Tar si è espresso precisando come «la ricorrente – nell’articolare la sua difesa chiedendo l’annullamento dell’ordinanza – si sia limitata a contestare in maniera del tutto generica l’ordine di demolizione impugnato, allegando una situazione di pretesa incertezza normativa e di complessità del regime urbanistico dell’area sulla quale insistono le opere abusive descritte nell’ordinanza n. 62/2012, senza tuttavia fornire alcun principio di prova minimamente idoneo a scalfire il regime vincolistico applicato alla fattispecie de qua dall’Amministrazione comunale, così come l’entità delle opere abusive contestate, ovvero l’imputabilità soggettiva della relativa realizzazione e la mancanza di qualunque titolo edilizio». Di conseguenza la decisione di procedere alla demolizione da parte del Comune è stata definita corretta e dunque, anche per il Tar, va eseguita.

 

 

Impostazioni privacy