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Condannato il fisioterapista del distaccamento del Bambino Gesù: aveva abusato di una bimba disabile

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14enne violentata dal nonno

E’ stato condannato a 8 anni di carcere per violenza sessuale aggravata su minore il fisioterapista del distaccamento dell’ospedale Bambino Gesù a Santa Marinella che, nel settembre 2019, era stato arrestato perché accusato di aver abusato di una bambina diversamente abile. Atti gravissimi che sono stati compiuti fuori dall’ospedale, durante alcune sedute di fisioterapia a domicilio. A rendersi conto che qualcosa non andava proprio i genitori della piccola che hanno sporto denuncia. Da lì l’inizio delle indagini. 

I fatti

E’ settembre 2019 quando un fisioterapista del distaccamento dell’ospedale Bambino Gesù a Santa Marinella viene arrestato perché accusato di aver abusato di una bambina diversamente abile. A far scattare le indagini una denuncia presentata dai genitori. Ora è arrivata la condanna: 8 anni di carcere per l’uomo di 36 anni. 

All’epoca dei fatti sul caso si era espressa anche la direzione del nosocomio. «L’Ospedale ha appreso con sgomento la notizia della gravissima ipotesi di reato riferita ad un suo dipendente, che lavora come fisioterapista presso la nostra sede distaccata di Santa Marinella. Siamo sconcertati e addolorati che possa essere accaduta una cosa del genere e il nostro primo pensiero di vicinanza e solidarietà va alla bambina e alla sua famiglia. Sulla base delle poche informazioni a disposizione, fatti salvi i doverosi accertamenti in corso da parte dell’autorità inquirente, si tratterebbe di presunti gravissimi illeciti commessi fuori dall’Ospedale, nel corso di un’attività riabilitativa privata a domicilio vietata dai regolamenti interni. L’Ospedale, venuto a conoscenza dei fatti da parte dell’autorità giudiziaria, ha fornito ovviamente da subito piena collaborazione e il dipendente è stato immediatamente sospeso d’ufficio dal lavoro, in attesa dello sviluppo delle indagini. Profondamente rattristati da questa incresciosa vicenda, ci affidiamo fiduciosi al lavoro solerte e scrupoloso della magistratura e proseguiamo con ancora maggiore determinazione la nostra azione quotidiana di cura accanto ai bambini e alle loro famiglie».

 

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