Venerdì 30 settembre lo scrittore Claudio Leoni ha presentato il suo ultimo libro, presso la libreria Mondadori di Velletri. Il titolo dell’opera è “Diversi accessi”.
Tema del libro
l volume è in versi; si tratta quindi di poesie. Il suo narratore, Carmine Mastroianni, lo ha incalzato sul perchè abbia scritto un libro in versi. Oggigiorno, è difficile che qualcuno compri un volume di poesie. E lui, con orgoglio ha risposto che i sonetti hanno una metrica. E chi li scrive deve stare all’interno di un certo schema, appunto. E questo gli permette di tirare fuori la sua creatività.
Sul motivo della scelta del titolo, ha fatto un sorriso ironico sotto i baffi e ha detto: ‘Il titolo ha una duplice interpretazione: da una parte i diversi accessi alla poesia. Dall’altra, di-versi ac-cessi’.
E questa questa seconda interpretazione rifacendosi ai suoi anni da insegnante nelle scuole, in cui gli era capitato di avere colleghi che emanavano un cattivo odore sotto le ascelle. Da qui lui cominciò ad attaccare poesie sopra la tazza del bagno con la speranza che il messaggio di lavarsi arrivasse ai diretti interessati.
Composizione libro
Il libro è composto di sette sezioni con più di una poesia per ognuna. Ma quelle che hanno senz’altro interessato di più il nutrito pubblico riguardavano i “sonetti irriverenti di Silvio Berlusconi” e il Limerik.
Riguardo al presidente di FI, Leoni aveva scritto questi versi nel 2006, con la speranza di non doverli più tirare fuori. Invece si sono rivelati più attuali che mai.
Il Limerik, invece, è una poesia piuttosto stupida, composta solo di cinque versi e da cui si parte sempre da un luogo ben definito. Così l’autore, prendendo in prestito la tradizione scozzese, ha voluto usare qualche città italiana per sorridere delle sconcezze che la lingua italiana ci offre.
Perchè il massimo comun denominatore delle sue poesie è la dualità costante tra ironia e serietà. Quelle sberleffo che permette di parlare anche delle cose più drammatiche e di sorridere anche nei momenti più bui.
