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IL PIANO RIFIUTI IN REGIONE

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Mentre a Pomezia le strade sono sommerse dalla spazzatura, anche in Regione l’argomento-rifiuti è al centro dell’attenzione generale. La proposta di piano rifiuti della Giunta Polverini è stata, il 17 Giugno, al centro di un’audizione con le organizzazioni ambientaliste ed i comitati dei cittadini. Ad ascoltare proposte, critiche ed esigenze in vista dell’avvio, martedì prossimo, dell’esame del provvedimento, è stata la commissione Ambiente del Consiglio regionale del Lazio presieduta da Roberto Carlino (Udc). Una volta ottenuto il via libera della commissione consiliare, il piano approderà nell’Aula della Pisana per il voto definitivo.

Le maggiori perplessità si sono appuntate sullo “scenario di controllo”, che entrerà in azione qualora non fossero raggiunti gli obiettivi dell’asse principale del piano, tra cui il 65% di raccolta differenziata nel 2012. L’associazione “Non bruciamoci il futuro” ha bocciato il piano, ritenendolo “teorico”. Appunti anche sul fatto che faccia molto leva sui privati, in contrasto col recente referendum sulla privatizzazione dei servizi pubblici. L’associazione ha inoltre annunciato la consegna di una proposta di piano alternativo, stigmatizzando l’ipotesi di un “piano B” da attivare qualora non si raggiungesse il difficile obiettivo del 65% di raccolta differenziata imposto dalla legge statale.

Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio, ha chiesto lo stralcio dello “scenario di controllo” – in altre parole il cosiddetto “piano B” – perché la Regione non dovrà – a suo parere – cercare di ottenere deroghe. Anche il “Forum Ambientalista” ha manifestato preoccupazione per la possibilità di derogare alle percentuali di legge sulla “differenziata”. “Il nodo irrisolto resta uno – ha sostenuto Sabina Ricotti del “Forum Ambientalista”- in questa Regione non si vuol far partire la raccolta differenziata in maniera seria”. A fine mattinata sulla richiesta di stralcio del cosiddetto “piano B”, i tecnici dell’assessorato che non è possibile perché è previsto dalle norme di programmazione regionale.

Legambiente ha quindi domandato sul ‘dopo Malagrotta’ trasparenza e coinvolgimento di istituzioni, associazioni e cittadini, escludendo, pertanto, che si possano indicare i siti tra luglio e agosto, quando la gente è al mare. Partecipazione dei cittadini al processo decisionale reclamata anche da Ecoitaliasolidale, nei giorni scorsi ascoltata anche dalla Commissione Ricorsi del Parlamento europeo, che ha chiesto di conoscere la data esatta di chiusura di Malagrotta. Certezza e trasparenza reclamata anche dai rappresentanti dell'”Assemblea cittadini Valle Galeria”. “Se poi l’obiettivo è quello del 65% di raccolta differenziata – ha osservato Parlati di Legambiente – non credo si possa cercare una nuova Malagrotta”. Alternative che “Codici”, contrariata per l’assenza dell’assessore Di Paolo all’audizione, ha lamentato di non aver trovato nel piano rifiuti.

Il “Comitato Malagrotta” ha chiesto, da parte sua, un cambio di mentalità nella programmazione regionale che punti alla diminuzione e al recupero dei rifiuti in alternativa a discariche e inceneritori, rimarcando come l’Ama nella Capitale non si impegni abbastanza per la “differenziata”. “Codici” ha sottolineato l’assenza all’audizione dell’assessore Pietro Di Paolo e lamentato che non si sono individuate nel piano alternative a Malagrotta. Denunciata da “Codici”, a questo proposito, la modalità di raccolta differenziata “duale” nel X Municipio di Roma, alla quale per parteciparvi i cittadini dovrebbero recarsi ai punti di raccolta la mattina presto. “Marevivo” ha sottolineato carenze sotto il piano industriale, “Occhio del riciclone” ha rimarcato pesanti assenze sul piano della prevenzione ed il riutilizzo dei rifiuti. L’associazione “Amici dell’Inviolata” ha chiesto l’individuazione di impianti per l’umido e chiesto sanzioni per quei comuni che non differenziano.

Hanno partecipato all’audizione Rodolfo Gigli (Udc), Francesco Carducci Artenisio (Udc), Francesco Pasquali (Fli), Rocco Berardo (Lista Bonino Pannella), Daniela Valentini (Pd), Ivano Peduzzi (FdS), Angelo Bonelli (Verdi), Luigi Nieri (Sel).

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