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RIFORMA SERVIZI SOCIALI, LA REGIONE ALL’OPERA

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Sul delicato argomento dei servizi sociali sono iniziate alla Regione Lazio le audizioni con le parti in causa. “I lavori sulla riforma dei servizi sociali sono entrati nel vivo. Con questa legge che attende da dieci anni di essere varata tutto il sistema sarà finalmente razionalizzato e i servizi saranno equanimemente distribuiti su tutto il territorio regionale”. Così il presidente della Commissione Lavoro e politiche sociali, Maurizio Perazzolo (Lista Polverini), a conclusione delle audizioni che si sono svolte il 13 settembre alla Pisana sulla proposta di legge regionale n. 226 d’iniziativa della Giunta regionale, concernente il “Sistema integrato degli interventi, dei servizi e delle prestazioni sociali per la persona e la famiglia nella Regione Lazio”. “Procederemo con le audizioni di tutti- ha proseguito Perazzolo – in modo da arrivare a una legge quadro che sia condivisa da tutte le associazioni e da tutti gli enti interessati e apprezzata da tutte le famiglie della Regione Lazio”.

Alla presenza dell’assessore alle politiche sociali, Aldo Forte (Udc), il primo giorno di audizioni sono stati ascoltati: il presidente dell’Associazione Juppiter (Fondazione Exodus), Salvatore Regoli; il direttore dell’Aiop – Associazione italiana Ospedalità privata, Mauro Casamatta; Ferdinando Gioia del Cnec, il Centro nazionale economi di comunità che solo nel Lazio raccoglie 1200 iscritti; il presidente dell’Ada – Associazione per i diritti degli anziani, Francesco Saverio Cristella; il presidente di Unindustria Sanità delle provincie di Roma, Frosinone, Rieti e Viterbo, Riccardo Fatarella; il rappresentante dell’Associazione malati di reni, Roberto Costanzi; il direttore generale di Assohandicap, Claudio Dell’Anno. Tutti gli intervenuti hanno manifestato apprezzamento nei confronti della proposta di legge che, una volta attuata, consentirà agli operatori del settore e ai cittadini di dialogare con i due comparti, quello sanitario e quello sociale, come se fosse un unico interlocutore, usando una sola lingua.
“Nel Lazio ci sono 55 distretti sociosanitari: è impensabile erogare servizi in 55 modi diversi”, ha dichiarato l’assessore Forte durante l’audizione. La legge in esame deve fare i conti con la recente manovra del governo e con quelle che verranno, ma anche alla progressiva riduzione dei fondi per il sociale degli ultimi anni. “Il fondo nazionale per le politiche sociali è passato da un miliardo e mezzo del 2007 a meno di duecentomilioni di euro di quest’anno”, ha ricordato durante l’audizione, l’assessore Forte, il quale ha sottolineato le difficoltà di chi si trova a governare in un momento di forti tagli alla spesa pubblica. “Quando avremo il quadro complessivo dei tagli, credo che dovremo fare delle scelte drastiche – ha concluso Forte -, ma non possiamo non razionalizzare il sistema con le poche risorse che abbiamo a disposizione”.

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