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SERVIZI D’EMERGENZA: POMPIERI E ARES 118 VERSO LA SALA OPERATIVA UNICA

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“La percezione del tempo di chi deve essere soccorso è diversa dalla nostra: un minuto non è fatto di sessanta secondi come per noi, ma dura sessanta minuti.”. In queste parole del presidente della Commissione speciale Sicurezza e prevenzione degli infortuni sui luoghi di lavoro, Luigi Abate (Lista Polverini), sta tutto il senso dell’audizione che si è svolta oggi alla Pisana con i rappresentanti di Ares 118, dei Vigili del fuoco e delle prefetture del Lazio, per rafforzare il coordinamento tra i servizi di soccorso tecnico e quelli di soccorso sanitario. Questo è uno degli obiettivi nel programma della Commissione presieduta da Abate, ex direttore regionale dei vigili del fuoco fino a poco tempo prima di approdare alla Pisana.

“Bisogna trovare le condizioni affinché ci si possa muovere contemporaneamente e tempestivamente”, ha sottolineato Abate nel corso della riunione. In attesa che anche in Italia si giunga al numero unico europeo delle emergenze, nel Lazio si andrà verso un sempre più stretto coordinamento tra servizi tecnici e servizi sanitari d’emergenza, anche attraverso il dislocamento di almeno un’autoambulanza in ogni caserma dei Vigili del fuoco e protocolli d’intesa, come quello stipulato tra l’Azienda regionale per l’emergenza sanitaria (Ares 118) e il Comando provinciale dei vigili del fuoco di Rieti, finalizzati ad aumentare il livello di integrazione e collaborazione tra il personale dell’Ares 118 e quello dei vigili del fuoco. Pur ricordando che il Lazio con circa 400 mila interventi l’anno è un territorio difficile, il direttore generale dell’Ares 118, Antonio De Angelis, si è pronunciato decisamente a favore dell’impostazione prospettata dalla Commissione. “Il progetto s’inserisce nel solco di una collaborazione di lunga data tra servizio sanitario e vigili del fuoco – ha osservato De Angelis nel corso dell’audizione – E’ un patrimonio di esperienza da non disperdere assolutamente. L’ambulanza dislocata presso i vigili del fuoco – ha proseguito De Angelis – è una soluzione da verificare caso per caso, nel rispetto della normativa che ci impone di garantire la presenza dei nostri mezzi in base al numero degli abitanti, e dopo aver consultato le organizzazioni sindacali. Tuttavia, si potrebbero subito stipulare protocolli operativi per l’intervento congiunto sia dei vigili del fuoco sia del servizio di emergenza sanitaria con un’unica chiamata a uno solo dei due soggetti interessati.”. L’ipotesi di lavoro è condivisa anche dall’attuale direttore regionale dei vigili del fuoco, Domenico Riccio, secondo il quale “si va verso un modello di sala operativa integrata con personale proveniente da entrambi i servizi di soccorso, al fine di partire contemporaneamente. Quando si arriva insieme – sostiene Riccio – l’efficacia e l’efficienza sono garantite”.

“Rimango allibito nell’apprendere che ci sono piattaforme di comunicazione non ancora coordinate tra loro”, ha dichiarato il vicepresidente della Commissione Francesco Dalia (Pd), per il quale “è necessario un programma chiaro di investimenti con il coinvolgimento del Ministero dell’Interno”. I rappresentanti delle prefetture presenti (unico assente il rappresentante della prefettura di Rieti) hanno dato il loro contributo alla discussione sulle sinergie, che comunque dovrebbero coinvolgere anche gli altri soggetti interessati alle emergenze, come per esempio la Guardia Forestale e l’organizzazione della Protezione civile. La vicepresidente della Commissione Gina Cetrone (Pdl) ha chiuso i lavori della mattinata con queste parole: “Sono felice ed entusiasta di fare parte di questa commissione che ha il dovere di collaborare con voi e legiferare per la sicurezza sul nostro territorio. La creazione di un coordinamento tra Ares 118 e Vigili del fuoco attraverso programmi congiunti di formazione del personale e mezzi tecnologici adeguati – ha concluso la vicepresidente Cetrone – è tra le priorità di questa Commissione che è a vostra disposizione per ascoltare e andare incontro alle esigenze dei soggetti istituzionali coinvolti nel progetto.”.

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