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Prima lo rapinano, poi fanno shopping con la sua carta: ladri incastrati dalle telecamere

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calci e pugni per mettere a segno una rapina

Prima lo derubano e poi utilizzano la sua carta di credito per fare acquisti. Credevano di farla franca ma grazie alle tempestive indagini della Polizia i malviventi sono stati assicurati alla giustizia. Oggi il  personale della Polizia di Stato – Commissariato Distaccato di Gaeta ­ ha notificato, su delega di questa Procura della Repubblica, l’avviso di conclusione indagini preliminari nei confronti di una coppia. Quest’ultima risiedeva fuori provincia ed è ritenuta, in concorso tra loro, gravemente indiziata di detenzione e indebito utilizzo di strumenti di pagamento elettronici, nonché  del reato di ricettazione. 

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La denuncia della vittima e le indagini 

L’indagine ha preso le mosse a seguito della denuncia sporta dalla vittima presso gli Uffici del Commissariato di Polizia di Gaeta, relativa al furto del proprio portafogli con all’interno documenti e carte di credito prepagate. In particolare la vittima, durante l’esposizione dei fatti, raccontavo agli agenti che attraverso l’app. delle Poste Italiane, preliminarmente installata sul proprio smart-phone, gli erano stati addebitati sulla carta circa 10 transazioni, tutte effettuate presso un distributore automatico collocato nei pressi di un noto Bar di Gaeta. Dopo aver raccolto la denuncia è subito scattata l’indagine da parte degli Agenti della Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato di Gaeta che hanno acquisito le immagini estrapolate dal sistema di videosorveglianza dell’esercizio commerciale dove era stata utilizzata fraudolentemente la carta rubata. 

Ladri beccati in flagrante 

Ma non finisce qui. L’accurata analisi dei filmati di videosorveglianza e le successive indagini hanno permesso di identificare i malviventi. Quest’ultimi sono stati immortalati proprio mentre erano intenti ad  utilizzare la carta di credito della vittima per acquistare svariati tipi di merce. Atteso il quadro indiziario raccolto, la Procura della Repubblica ha emesso il provvedimento che è stato poi notificato agli indagati.

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