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Roma, 25enne ucciso a coltellate: fermato uno degli assassini

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Filippo Felici morto a Roma

Sono state indagini lampo, quelle svolte dalla Polizia per trovare l’autore dell’omicidio di Filippo Felici, il 25enne ucciso a coltellate e trovato morto nella notte tra mercoledì e giovedì scorso in via Publio Rutilio Rufo. Sono bastati 5 giorni di attività investigative per trovare il presunto omicida. Gli investigatori della Polizia hanno proceduto a un fermo di indiziato di delitto di un 24enne, P.D.. Quest’ultimo è  già comparso davanti al giudice per le indagini preliminari per l’udienza di convalida del fermo, ma ha scelto di restare in silenzio.

La sezione della Squadra mobile capitolina ha rintracciato il 24enne già due giorni dopo l’assassinio di Filippo, il 28 ottobre scorso ha raggiunto un’abitazione nella quale si trovava l’indagato identificato grazie alle testimonianze di alcuni cittadini e alle riprese delle telecamere presenti nella zona teatro dell’agguato. 

L’aggressore e la vittima avevano discusso giorni prima

Davanti al giudice, però, nel ricostruire quanto è successo in quella maledetta sera, sono emersi dettagli raccapriccianti di una vicenda  finita in tragedia. Gli investigatori hanno accertato l’esistenza di dissidi tra vittima e aggressore, ma sulla natura dei dissapori ancora non proseguono le indagini. Sembrerebbe, infatti, che tra l’aggressore e Filippo ci sia stata una lite qualche giorno prima e che, a seguire il 26 ottobre scorso, il 24enne abbia teso un agguato a Filippo per accoltellarlo ripetutamente. Sul posto sono accorsi immediatamente i sanitari del 118 che hanno cercato di rianimare il 25enne per il quale, purtroppo, non c’era già più nulla da fare.

Per le indagini sono risultate preziose anche le testimonianze di chi ha assistito ai fatti. Sembrerebbe, infatti, che qualcuno abbia riferito  agli inquirenti di aver visto due uomini scappare via a piedi. Racconti tanto preziosi da aver aiutato le forze dell’ordine a fermare un indagato per quell’aggressione mortale. Ma gli inquirenti vanno avanti per risalire all’identità dell’altra persona vista sul posto insieme al 24enne, anche se per quest’ultimo il Gip ha convalidato il fermo e confermato la custodia cautelare in carcere.

 

 

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