Home » News Roma » Roma, la morte di Giggi l’edicolante del Portuense: identificato il ladro

Roma, la morte di Giggi l’edicolante del Portuense: identificato il ladro

Pubblicato il
Giggi edicolante morto Portuense

Ha perso la vita per aver rincorso il ladro che era entrato nell’edicola di via Portuense. Ma adesso il malvivente che il 3 febbraio era entrato nella rivendita di giornali dove lavorava Luigi Ramacci, il 64enne ex camionista originario di Alghero da tutti conosciuto come Giggi, l’amato giornalaio dell’edicola Terenzi, è stato identificato.

Edicolante morto, identificato il ladro

Si stratta di un 40enne romano. Le telecamere di videosorveglianza avrebbero ripreso un uomo alto circa 1,70 che entra senza mascherina nell’edicola dove Giggi lavorava saltuariamente, per dare una mano al proprietario nei momenti di bisogno. Dai filmati si vedrebbe il 40enne prendere dei soldi dalla cassa e poi scappare inseguito da Giggi e da un dipendente di un autolavaggio lì vicino.

Leggi anche: Roma, rincorre il ladro dopo il furto, poi si sente male e muore. Caccia al bandito

I filmati delle telecamere di videosorveglianza

E proprio grazie ai filmati delle telecamere di videosorveglianza, insieme alle testimonianze delle persone presenti al momento, i carabinieri della Compagnia Roma Eur sono riusciti a risalire a un uomo già conosciuto nell’ambiente della microcriminalità romana.

Leggi anche: Roma, dramma della malasanità: donna muore dopo 10 ore di attesa al pronto soccorso

Il furto e l’inseguimento, poi la morte

La mattina del 3 febbraio Giggi era intento a sistemare i giornali nella parte esterna dell’edicola quando ha notato un uomo entrare e dirigersi alla cassa. D’istinto lo ha inseguito, riuscendo a raggiungerlo anche grazie all’aiuto del dipendente dell’autolavaggio. I due sono riusciti a farsi consegnare i soldi, ma il ladro è riuscito a divincolarsi e a fuggire. 

Ramacci è quindi rientrato in edicola, ma poco dopo è morto, in preda a un infarto, nonostante i disperati tentativi dei sanitari del 118 intervenuti per salvargli la vita. 

L’uomo identificato non ha a suo carico nessuna imputazione, almeno al momento: il furto non è infatti andato a segno, visto che la refurtiva è stata restituita e per quanto riguarda la morte di Giggi, essendo passati più di 40 minuti tra il furto e il decesso, non sarà facile riuscire a stabilire una connessione tra i due episodi.

Impostazioni privacy