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Si tuffano in mare e gli rubano il camper: turisti stranieri lasciati “in mutande”, senza soldi, documenti né cellulare

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Camper rubato

Avevano progettato nei minimi dettagli una vacanza ‘da sogno’, lontano dalla quotidianità di ogni giorno. Il camper pronto, la valigia anche, l’itinerario pure. Tutto perfetto. O quasi. Perché in realtà c’è qualcuno che ha fatto ‘svegliare’ padre e figlio, due turisti francesi a Sabaudia, e li ha fatti ritrovare faccia a faccia con un incubo. Quel camper, che li aveva portati fino alla località Rio Martino, qualcuno ha pensato bene di rubarlo. E di lasciare i due senza documenti, senza soldi, vestiti e cellulari. Insomma, in costume.

Camper rubato a Sabaudia 

Padre e figlio francesi, rispettivamente di 50 e 12 anni, l’altro ieri sera avevano deciso di fare un bagno. Un solo tuffo, prima di ritornare nel camper per la cena. Peccato, però, che quel bagno non se lo dimenticheranno facilmente. Al loro ritorno, infatti, i due non hanno più trovato il mezzo: era sparito. Qualcuno l’ha portato via. E, di conseguenza, ha portato via ai turisti i loro vestiti, i documenti, i soldi e i cellulari.

L’aiuto dei Carabinieri 

Padre e figlio, ancora in costume (perché solo quello gli era rimasto), sono stati notati da un uomo mentre intorno alle 22 vagavano in strada. Forse si erano messi da soli alla ricerca del camper, stavano cercando aiuto in qualche modo. Loro che non parlavano italiano, non avevano documenti e neppure il telefono per contattare le forze dell’ordine. Fortunatamente l’uomo che li ha soccorsi parlava la loro lingua e ha potuto ascoltare il racconto dei due sfortunati turisti. Accompagnati in caserma, a Borgo Grappa, i due, aiutati proprio dal cittadino che li aveva soccorsi, hanno ricostruito il fatto inizialmente a due carabinieri fuori servizio. Loro li hanno fatti accomodare e hanno chiamato i colleghi per poter procedere alla denuncia. Ai militari hanno spiegato di aver lasciato il camper in strada, per fare un tuffo. E di non averlo più trovato al loro rientro. 

Le indagini

Una vacanza da incubo. E la macchina della solidarietà come rovescio della medaglia. I militari e l’interprete, infatti, hanno aiutato padre e figlio: hanno comprato loro del cibo, portato dei vestiti. E hanno avviato le indagini per rintracciare i ladri. Quello che è certo, purtroppo, è che i due turisti ora sono senza soldi, documenti e vestiti. Sono stati lasciati in mutande in quella che doveva essere una settimana da ricordare, lontano dalla Francia. Una settimana che ora ricorderanno sì, ma non certo in positivo. 

(Foto di repertorio)

 

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