Per riassumere la situazione allarmante in cui versano Via della Laurentina (eccezion fatta per il nuovo tratto che da Pomezia – bivio di scalella – porta a Roma) e Via della Solfarata può essere riassunto con una frase: “Preferisco fare Via di Valle Caia”.
Decine di automobilisti, che ogni giorno devono raggiungere la capitale oppure Santa Palomba o i Castelli, si ritrovano a dover combattere con un manto stradale ormai inesistente, costellato di buche, crateri, voragini in ogni dove sulle strade summenzionate tanto da preferire – siamo al paradosso! – proprio Via di Valle Caia che di certo non brilla per le condizioni ottimali della carreggiata. E sono in tantissimi a fare questa scelta come raccontano le testimonianze da noi raccolte in questi giorni.
Di sera poi, o con la pioggia che in questi giorni non sta dando tregua, la situazione precipita: come in una roulette russa chi ci passa deve sperare di non forare e, nei casi peggiori, di spaccare i cerchioni.
A cadenza più o meno regolare poi ci sono quelli a cui è già “partito” il colpo: una, due, tre, macchine ferme una di seguito all’altra per garantire quantomeno un cambio gomme in sicurezza perché, altro problema, fermarsi di notte su queste strade non è certo affar semplice. E così via giorno dopo giorno.
“Stamani abbiamo raggiunto (finora) il punto più basso. Circa 50 min per arrivare da Pomezia a S.Palomba. Adesso chiamo i carabinieri per far chiudere questo schifo di strada (se così si può chiamare tante buche con asfalto intorno)”, scrive un altro cittadino su uno dei gruppi dei pendolari. “Si procede a passo d’uomo, è uno schifo”, aggiunge un’altra automobilista.