“Poveri soldi nostri”. E’ questa l’esclamazione fatta questa mattina da un automobilista percorrendo Viale Nuova Florida nel vedere gli operai del Comune gettare del bitume dal camion per chiudere per l’ennesima volta le buche che si sono riaperte con la pioggia. La nuova tecnica per tappare le buche, almeno ad Ardea, è quella di “lanciare” il bitume direttamente dal camion, cercando di “fare centro”, senza spazzare il bordo della buca e senza colare attorno ad essa l’emulsione bituminosa. Dopo aver spianato la buca con quello che sembra un rastrello da giardino, il bitume viene pressato passandoci sopra con il camioncino stesso. Un metodo che sembra aver attirato operai da tutto il mondo, che stanno organizzando una visita ad Ardea non per ammirare il mare che grazie all’ex sindaco Eufemi in parte è visibile, o visitare i siti archeologici scoperti dal prof. Francesco Di Mario, ma per apprendere l’arte di tappare le buche. Certo un po’ di ironia non può mancare, dopo aver assistito a lavori eseguiti non di certo a regola d’arte, che alla prima pioggia mostreranno tutte le loro lacune e che costringeranno l’Amministrazione a fare ancora ordinanze urgenti per comprare bitume per riempire, per l’ennesima volta, le stesse buche. Non si sa se si stancheranno prima i tecnici dell’ufficio ambiente di ordinare lavori del genere spendendo i soldi dei contribuenti o se la pioggia di cadere. I soldi, come spesso afferma il sindaco Luca Di Fiori, non ci sono: allora perché gettarli in questo modo nelle buche? Basterebbe fare il lavoro una sola volta, ma a regola d’arte, che rifarlo ogni volta spendendo più di quanto costerebbe farlo bene.
Luigi Centore
