Oggi si è svolto l’incontro previsto in Federlazio per la vicenda del Salumificio Cecconi di Ardea. I lavoratori hanno accompagnato la delegazione sindacale e hanno presidiato l’area antistante l’associazione datoriale, rivendicando pacificamente il lavoro ed i loro stipendi arretrati che la famiglia Scarfoglio deve pagare. Alla riunione ha partecipato lo stesso consulente presente alla riunione in prefettura del 6 settembre scorso. Il rappresentante dell’azienda ha riepilogato alle Organizzazioni Sindacali le motivazioni che hanno condotto alla decisione di cessare l’attività, confermando l’intenzione di procedere al licenziamento dei 42 dipendenti. Le Organizzazioni Sindacali hanno manifestato la contrarietà netta, rigettando la scelta aziendale e chiedendo di ricorrere a strumenti alternativi al licenziamento.
“La Flai cgil e la Uila uil hanno chiesto fermamente la copia del bilancio aziendale ed uno schema della situazione economica finanziaria aggiornata – hanno dichiarato i Segretari Generali della Flai-Cgil Pomezia Castelli Gianfranco Moranti e della Uila-Uil Roma e Provincia Massimo Persiani – Abbiamo poi chiesto a viva voce che siano saldate le competenze arretrate che partono dal mese di Giugno ad oggi, quattordicesima compresa. Infine si è chiesta la verifica dell’iter del contratto di solidarietà firmato ad inizio anno e presentato al ministero del lavoro”.
“Abbiamo deciso di aggiornarsi il 19 settembre prossimo sempre presso la sede della Federlazio di Roma – hanno concluso i sindacalisti – nel frattempo l’assemblea dei lavoratori ha deciso di mettersi al servizio già da domani chiedendo all’imprenditore, che da 2 settimane non si vede nello stabilimento, di riaprire l’attività produttiva e commerciale”.
Nel frattempo i Sindacati stanno aspettando una nuova convocazione dalla Prefettura di Roma.
