Tre giorni fa l’appello disperato da parte dei familiari, che si rivolgevano ai medici di tutta Italia per cercare chi potesse dare aiuto alla loro mamma, Sonia Battaglia, la 54enne entrata in coma pochi giorni dopo aver fatto la prima dose del Vaccino AstraZeneca. E oggi la notizia che per la donna non ci sono più speranze: è stata infatti dichiarata la morte cerebrale.
Sonia Battaglia, la donna di 54 anni originaria di San Sebastiano al Vesuvio, era ricoverata dal 13 marzo scorso all’Ospedale del Mare in coma farmacologico. Due giorni dopo aver fatto il vaccino aveva iniziato ad avere febbre e vomito. “Il giorno seguente al vaccino stava bene tanto che è andata a lavorare – raccontava il figlio – Due giorni dopo ha avuto la febbre (nella norma rassicurati dalla dottoressa). Terzo giorno, mia mamma ha iniziato a vomitare senza sosta, abbiamo chiamato l’ambulanza i quali le hanno messo la flebo per recuperare tutti i liquidi che stava perdendo. Mia mamma dormiva in continuazione non riusciva a parlare, si addormentava mentre parlava. Il giorno 12 sera abbiamo richiamato l’ambulanza la quale dopo aver controllato i parametri vitali si è rifiutata di portarla in ospedale e tenerla sotto controllo. La mattina seguente ovvero il 13 marzo ho chiesto a mia madre di muoversi e di alzare la gamba sinistra, lei era convinta di riuscire ad alzarla ma invece era totalmente immobile! L’ho presa in braccio e portata in pronto soccorso (ospedale del Mare, a Napoli) dove è stata ricoverata d’urgenza per emorragia celebrale nel durante ha avuto anche un infarto).
“Mamma era sanissima – affermano i figli – Adesso vogliamo la verità è andremo sino in fondo». Sulla tragica vicenda è stato aperto un fascicolo di indagine da parte della Procura di Nola per accertare un eventuale nesso di causalità tra la somministrazione del vaccino e la morte della 54enne.
