Sindacati, CdA aziendale e Comune di Pomezia soddisfatti, lavoratori un po’ meno. E’ questo il risultato del tavolo di confronto che si è svolto questo pomeriggio tra l’Amministrazione pometina, la Pomezia Servizi e i rappresentanti dei lavoratori, nel corso della quale si parlato del futuro della società dopo le modifiche normative del Governo centrale sulle società in house. “Dal recente convegno organizzato dalla Cgil ad Albano – ha detto il Sindaco di Pomezia Enrico De Fusco – sono emerse diverse difficoltà e criticità da parte di tutti i Sindaci e gli amministratori delle multiservizi del territorio in merito ai continui cambiamenti normativi che nell’ultimo anno il Governo Monti ha messo in essere in merito alle società in house. Come già detto più volte è necessario innanzitutto procedere con la costituzione dell’azienda speciale sociosanitaria che metta al riparo i servizi del settore da appalti esterni. Il prossimo Consiglio comunale (convocato per il 27 e 28 novembre, ndr) ha all’ordine del giorno “l’Approvazione dello Statuto Speciale Socio Sanitaria di Pomezia”. Del resto questo processo è già stato avviato a giugno 2012 quando la Giunta ha deliberato la proroga ai servizi in deroga alla costituzione dell’azienda speciale. Questo passaggio è una precisa volontà politica di questa Amministrazione, che vuole assolutamente mantenere nel pubblico alcuni servizi, garantire la qualità del servizio prestato all’utenza e quindi ai cittadini e garantire la piena occupazione dei lavoratori che verranno trasferiti da Pomezia Servizi all’azienda speciale. Per quanto riguarda i servizi strumentali, ad oggi manutenzione e verde rimarranno temporaneamente in carico a Pomezia Servizi, dal momento che la legge ci permette di mantenerli in piedi fino al 31/12/2013, dandoci il tempo di stabilire insieme il percorso che porti alla soluzione migliore per tutti: Comune, società e lavoratori. L’obiettivo è certamente quello di garantire al 100% tutti i soggetti coinvolti, ma non possiamo non fare i conti con l’introduzione delle nuove normative”.
“L’Amministrazione comunale ha dimostrato un grande impegno – ha dichiarato Angelo Capriotti, presidente della Pomezia Servizi – sia per quanto riguarda il voler salvaguardare tutti i posti di lavoro sia per quanto riguarda l’aspetto finanziario, ovvero il debito che l’Ente ha nei confronti di Pomezia Servizi, girandoci un credito accertato di circa 3 milioni di euro. Sono soddisfatto dell’esito dell’incontro, perché entro la fine di questo mese verrà approvato lo Statuto della nuova azienda che gestirà, come prevede la legge, i servizi sociosanitari. Per quanto riguarda i lavoratori che si occupano della manutenzione, è stato ottenuto il massimo possibile, ovvero la proroga alla Pomezia Servizi fino alla fine del prossimo anno. In seguito, se la legge non dovesse cambiare, obbligando all’esternalizzazione, i servizi saranno ceduti a privati garantendo comunque il posto di lavoro agli attuali dipendenti”.
Ma i dipendenti che si occupano di manutenzione, al contrario dei rappresentanti sindacali che si dicono soddisfatti rispetto a quanto concordato con l’Amministrazione, non sono ancora tranquilli. “Quello che è stato detto oggi rispecchia ciò che sapevamo da almeno un anno, non ci sono novità – hanno affermato – quindi non capiamo quali siano i motivi di soddisfazione. La realtà ci vede comunque in pericolo per il futuro, perché dopo il 31 dicembre 2013 il nostro posto alla Pomezia Servizi non esisterà più. Intanto, nessuno ha parlato del fatto che ci è stato ridotto l’importo dei buoni pasto, che non ci viene più riconosciuto il premio di produzione e che non è più possibile fare straordinari: tutto questo si traduce, in busta paga, in una riduzione di circa 200 euro al mese”.
Tornado alla situazione finanziaria che vede contrapposti Comune e Pomezia Servizi il Sindaco è ottimista.“Abbiamo attivato una task force per il recupero dell’evasione – ha precisato il Primo Cittadino – e stiamo dando priorità ai debiti che Pomezia Servizi ha accumulato nei confronti dei fornitori, per cercare di dare respiro alla società che potrà in tal modo ri-confermare la propria credibilità con fornitori importanti, soprattutto in settori delicati e sensibili come quello farmaceutico”. Il tavolo è stato aggiornato alla prima decade di dicembre, dopo l’approvazione dello Statuto in Consiglio comunale.
