Il nome dell’ex fidanzato di Jessica Piluzzi, Gaspare Ghaleb, è apparso nella lettera anonima inviata al legale di Piera Maggio. L’uomo è stato interrogato dalla polizia per ben 6 ore. L’autore della lettera è rimasto anonimo.
La lettera anonima
L’anonimo racconta dettagli interessanti, dettagli sicuri, certo di ciò che scrive, di ciò che sa, e chiede, quasi prega di essere creduto, ma per paura non ha mai parlato, fino ad ora: “Sono 17 anni che so dei fatti sulla bambina scomparsa Denise Pipitone e sono sicurissimo al cento per cento che è la realtà dei fatti. Io non ho parlato prima per paura. Nonostante tutto sto parlando adesso di quel poco che ho visto e che credo sia un indizio sicurissimo. Era di mercoledì, tornavo da lavoro intorno alle 12:30-13:00, abitavo in zona e c’era una fila di auto in coda perché a quei tempi c’era il mercato. Esce un’auto ad alta velocità e sorpassa le auto in coda, si mette correndo nella mia carreggiata e mi tocca specchio e auto, faceva caldo e avevo i finestrini aperti, mi sono accostato e ho guardato dal visore e vedo e sento una bambina gridare ‘Aiuto mamma aiuto’“. Troppi dettagli, troppe certezze, troppa sicurezza, per essere una storia inventata da un mitomane. Ed è proprio a questo punto che parla di Gaspare, l’ex fidanzato di Jessica, e di altre due donne: “Era un’auto blu scuro con al lato guida il tunisino, il ragazzo di Jessica Polizzi. La bambina gridava forte, piangeva dicendo aiuto, ho sentito l’urlo, la bambina, come ho immaginato io era buttata dietro dalla signora che la teneva con i piedi oppure a fianco messa bassa perché la bambina tanto che gridava aiuto che l’altra donna si è girata e le ha messo le mani sulla bocca per non farla urlare. Credetemi io ero fermo e ho visto tutto, ho paura di parlare, ho famiglia e figli ma andate al sicuro, sono loro tre . Sono stati loro al cento per cento”.
