Elezioni il giorno dopo: il dato più è eclatante è l’elezione del sindaco direttamente al primo turno, senza bisogno di andare al ballottaggio, con un 54,63% di preferenze che ha stupito tutti, a partire dagli avversari. Antonino Abate, che guidava la coalizione di centrosinistra, si è fermato al 34,24%, Cristina Capraro, alla guida dell’IDV, ha ottenuto il 8,61% dei voti , mentre Debora Persi non è riuscita a raggiungere il quorum del 3%, fermandosi al 2,51%.
10 saranno i consiglieri della coalizione di centrodestra, che ha ottenuto il 57,89 delle preferenze – quindi leggermente al di sotto del proprio candidato sindaco – 4 quelli del centrosinistra, ai quali si aggiunge Abate. Completa l’opposizione la Capraro. Il primo partito della città è il PD, con il 21,46% delle preferenze, che batte nettamente il PDL, che si attesta al 15,29%: entrambi i partiti avranno 3 consiglieri comunali, ma al PD va aggiunto il quarto, occupato da Antonino Abate. 2 consiglieri per la Lista Civica “Con Eufemi per Ardea”, i Cristiano Riformisti e L’UdC ed 1 per Città Nuove. All’opposizione, oltre al PD, ha conquistato un seggio la Lista Civica “Per Abate Sindaco”. Un seggio per l’IDV, quello appunto di Cristina Capraro.
Le schede valide per la scelta del sindaco sono state 19.941, quelle per le liste 19.135. 157 le schede bianche (0,75%), 600 le schede nulle (2,89%) e 3 le schede contestate e non assegnate (0,01%).
Le percentuali delle coalizioni sono state calcolate sul totale delle cifre elettorali di lista. Al termine delle operazioni di scrutinio verranno reste note anche le percentuali calcolate sul totale dei voti validi ai candidati sindaco, dato rilevante ai fini dell’attribuzione dell’eventuale premio di maggioranza.
