Il Direttore Generale del Pomezia Calcio Pietro Peri è scomparso da meno di un mese, si è spento il 16 gennaio scorso allo Spallanzani, e ha lasciato un grande vuoto. Stimato, conosciuto e apprezzato da tanti, è stato portato via dal Covid, il subdolo virus che continua a mietere vittime. Ora, il Presidente del Pomezia Calcio 1957 Alessio Bizzaglia ha chiesto di intitolare lo Stadio Comunale proprio a Pietro Peri, per mantenere vivo – in comune accordo con la famiglia del manager – il suo ricordo.
Pomezia, Stadio Comunale intitolato a Pietro Peri
Questa mattina (ieri, ndr) il nostro Presidente Alessio Bizzaglia, con la preziosa consulenza dell’ Avvocato Antonio Schilirò, ha inviato una richiesta protocollata al Sindaco del Comune di Pomezia Adriano Zuccalà, Sindaco di Pomezia per intitolare lo stadio Comunale di Via Varrone al nostro compianto grande Direttore Pietro Peri” – si legge in una nota pubblicata dalla società su Facebook. “Il nostro Patron ha ritenuto doveroso fare questa richiesta, di comune accordo con la famiglia di Petro Peri, per mantenere sempre vivo il ricordo di Pietro, cittadino pometino, grande dirigente sportivo, manager di altissimo livello, che nel corso degli anni ha fortemente contribuito a sviluppare lo sport e il nome di Pomezia. Il suo motto era ” “… Speriamo che questa richiesta venga accettata, sarebbe un ottimo segnale per la città per ricordare un grande uomo, buono e giusto, divenendo un esempio per tutta la comunità, intitolandogli lo Stadio Comunale di Pomezia. Ci manchi Pietro…Ci manchi Direttore”.
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“Ci sono giunte migliaia e migliaia di richieste da parte delle famiglie e dei giovani pometini – si legge nella richiesta protocollata e inviata al Sindaco – Pietro ha rivolto notevoli sforzi affinché i giovani del Comune di Pomezia e zone limitrofe potessero ritrovare nello sport tutti quei principi che sono messi in discussione quotidianamente. Ha convinto tanti ragazzi e ragazze a ritrovarsi all’interno della A.S.D. Pomezia Calcio 1957 per condividere non solo l’attività sportiva calcistica ma veri valori umani affinché potessero completarsi e diventare degli adulti maturi”.
