Quella che vedete è una delle tante immagini riguardante i mezzi del trasporto a pubblico a Roma “post Dpcm“, malgrado proprio quest’ultimo abbia stabilito che si possa viaggiare solo al 50% della capienza. E questo in effetti, in molte parti della giornata, avverrebbe pure ma ciò nonostante negli orari di punta il problema degli affollamenti non è stato superato, anzi. In questo caso specifico, ad esempio, siamo in un bus diretto alla Stazione Termini (foto di ieri pomeriggio): stando a quanto si può vedere troviamo persone sia sedute che in piedi con distanziamento interpersonale praticamente azzerato.
Ad ogni modo dal 6 novembre scorso Atac ha diramato le nuove linee guida per il trasporto nella Capitale attivando ad esempio “il servizio feriale dei giorni scolastici – anche se gli istituti superiori sono in teledidattica e gli uffici sono in smart-working- per erogare la massima offerta possibile”. “Sospese esclusivamente le corse speciali da e per alcune scuole e i bus normalmente utilizzati su quei collegamenti stanno potenziando le linee principali”.
A bordo dei mezzi, ricorda l’Azienda, “è ammesso il 50 per cento dei viaggiatori rispetto alla capacità del veicolo” come visto ma il problema resta quello dei controlli. Chi, cioè, deve far rispettare tutto questo? Non è chiaro. Quindi l’invito (oltre al rispettare sempre le precauzioni/obblighi della mascherina correttamente indossata): “Non salire se non sei in grado di mantenere distanza di sicurezza”. Facile a dirsi, molto più complicato a farsi.
