«Ci serviva per il mare». Si sono giustificate così due donne di nazionalità straniera, accusate di un furto da ‘record’ considerando il bottino, una “semplice”, si fa per dire, borsa dal costo monstre di 29mila euro. Anzi no: 25, perché era in sconto.
Un prezzo tuttavia ancora troppo alto per E.L. e R.S., 31 e 41 anni, due cilene senza fissa dimora, che hanno così deciso di farsi in autonomia un deprezzamento totale del capo, una borsa a mano griffata Zumi in coccodrillo con manico in bamboo. Facendo lavoro di squadra sono riuscite a far sparire il prezioso articolo e ad infilarlo in una borsa schermata approfittando di un momento di distrazione delle commesse.
Poi il tentativo di far perdere le proprie tracce, come riportato da Il Messaggero, con quel brivido dentro misto a consapevolezza di aver essere riuscite a fare il colpo della vita. Ma per le due malviventi la fuga è durata davvero poco, giusto il tempo per i Carabinieri della Stazione di San Lorenzo in Lucina di raggiungerle in Via Mario de’ Fiori e arrestarle. Furto aggravato l’accusa a loro carico a cui è seguita la convalida d’arresto dinanzi al PM di turno. «Ci serviva una borsa per l’estate, non pensavamo fosse così costosa», si sono difese le ladre che hanno poi patteggiato una pena ad un anno e 4 mesi, oltre ad una multa di 400 euro.
