I tifosi della Lazio sono pronti a tutto, pur di non vedere Ciro Immobile che lascia la Lazio. Il calciomercato è strano, con offerte monstre che potrebbero potenzialmente allontanare l’attuale capitano biancoceleste dalla Capitale. Da una parte i soldi offerti dall’Arabia Saudita, dall’altro l’immenso amore dei tifosi laziali, che ancora una volta hanno accolto l’attaccante partenopeo come un re.
I laziali implorano Immobile di non andare via
Se serviva una prova d’amore, almeno dalla parte dei tifosi è arrivata. Un sentimento che, almeno all’interno della tifoseria, non è mai tramontato dal 2016, anno in cui Ciro vestì per la prima volta la maglia della Lazio. Un grande legame con la tifoseria, pronta a urlare il suo nome e far tremare lo Stadio Olimpico a ogni suo gol. Ma anche quei tifosi che sono stati sempre accanto al campione nei momenti di difficoltà, come nei casi degli infortuni o le delusioni con la Nazionale azzurra. Ad Auronzo di Cadore, oggi, c’è stata l’ennesima riprova di questo sentimento tra la tifoseria biancoceleste e uno dei volti più rappresentativi della storia laziale.
La necessità di un chiarimento con Lotito
In un grande club europeo, quale la Lazio deve sentirsi per storia e attuale posizione calcistica, tante dinamiche non si risolvono – purtroppo – solo con l’amore della tifoseria. Servirà un “face to face” tra Ciro Immobile e il patron Claudio Lotito, con giocatore e Presidente che dovranno dire apertamente cosa vogliono fare della squadra.
Ormai non è più una notizia come i soldi sauditi facciano riflettere sul futuro l’attaccante napoletano, che dopo sette stagioni da attaccante di vertice in Italia e a 33 anni compiuti, potrebbe fare il pensiero di un campionato più leggero per preservarsi fisicamente. È anche vero come, Immobile, forse cerchi una squadra che gli permetta di vincere qualcosa d’importante a livello di club, specie dopo lo Scudetto sfiorato nel 2020.
In tutto ciò, c’è il patron Lotito. Un uomo che, almeno al momento, non fa immaginare quel salto di qualità che porti uno Scudetto nell’immediato futuro. Si continua sulla linea dello “spendere poco, spendere bene”, senza però un reale progetto che porti tutto il club ai vertici della Serie A italiana e soprattutto tra le temibili squadre d’Europa. A differenza dei “cugini” giallorossi, che con Mourinho hanno iniziato un percorso tra le grandi formazioni europee e hanno vinto la Conference League nel 2022.
