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“Scatti e morsi rapidi fulminei”, serpente resta intrappolato nella villetta: paura a Morlupo

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biacco a Morlupo

Attimi di paura per alcuni cittadini di Morlupo, che si sono ritrovati dentro casa un serpente. Il rettile, di specie biacco, era rimasto intrappolato in una rete del giardino della villetta che aveva visitato. L’animale, non riuscendosi a muovere, ha cominciato a provare a mordere – pur non essendo velenoso – le persone che si avvicinavano, come azione di autodifesa visto la situazione “pericolosa” in cui si era ritrovato immerso. 

Il serpente intrappolato nel giardino della villetta di Morlupo

Il biacco, secondo i racconti dell’etologo Andrea Lunerti, era arrivato a fare visita in questa villetta nella Provincia di Roma. Zona, peraltro, dove l’animale era già stato avvistato in diverse occasioni. All’interno del giardino della dimora, il rettile avrebbe incrociato il cane della casa e, per non essere sbranato o ucciso, ha deciso di fuggire da suo inseguimento. 

biacco avvistato a Morlupo
biacco avvistato a Morlupo

Per scappare dalla corsa del “quattro zampe”, il biacco è finito inavvertitamente bloccato nella rete del giardino. Una situazione che, nei fatti, lo aveva immobilizzato e reso vulnerabile agli attacchi esterni. 

Il biacco morde per tentare di difendersi

In una situazione di palese sopravvivenza, il biacco ha cominciato a dimenarsi. Soprattutto verso le persone che si erano accorte della sua presenza nel giardino, che vedendolo in difficoltà avevano provato a liberarlo. Solo l’intervento dell’etologo Andrea Lunerti, ha permesso la liberazione del rettile dopo averlo fatto uscire dalla rete del giardino in cui era rimasto bloccato. 

Come tende a specificare lo stesso esperto di rettili, un simile episodio è una rarità all’interno della realtà di Morlupo e soprattutto nella dimensione dei biacchi. Il serpente si era probabilmente avvicinato alla dimora in cerca di cibo, tutt’al più per trovare un luogo caldo dove stare con l’avvicinarsi delle giornate autunnali. La scoperta di un posto nuovo che, per poco, poteva costare cara la vita all’animale per via della rete del giardino. 

Foto: Andrea Lunerti

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