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Pomezia, centro di radiologia in disuso alla Macchiozza: si va verso la chiusura definitiva?

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Il centro di radiologia da parte della Asl RmH presente all’interno della struttura sita in località Macchiozza potrebbe chiudere definitivamente. E’ questo l’allarme lanciato da Daniela Tiburzi (Presidente dell’ass.ne Popolari Insieme).

La struttura, che pure ospita strumentazioni d’avanguardia, è però caduta per larga parte inspiegabilmente in disuso nel corso del tempo nonostante le enormi potenzialità che potrebbe avere. E ora, l’arrivo di questa ulteriore (brutta) notizia potrebbe chiudere definitivamente ogni speranza per i cittadini di Pomezia di veder rilanciare il polo sanitario.

L’APPELLO DI POPOLARI INSIEME: “ZINGARETTI INTERVENGA”

“Il comune di Pomezia, con i suoi 62.699 residenti, e il comune di Ardea, con i suoi 49.019 residenti, (senza dimenticare che in alcuni periodi dell’anno la popolazione dei due comuni si raddoppia per la presenza massiccia dei residenti “estivi”), pur non essendo dotati di un Ospedale e di una Casa della Salute (eccezion fatta per la clinica S.Anna), hanno sempre potuto contare sull’efficienza del presidio medico quale il distretto Asl RmH, capace di dare risposte di primo livello sanitario ai cittadini”.

“Da circa un anno il centro di radiologia, sito presso la struttura in località Macchiozza (Pomezia), fiore all’occhiello per strumenti all’avanguardia, di ultima generazione (digitalizzati), non è operativo. Da fonti interne alla struttura sembra trovare motivazione l’assenza in loco di un medico radiologo. I cittadini hanno il diritto di sapere se questa informazione risponde al vero, e se la decisione di chiudere definitivamente il centro di radiologia è motivata dall’assenza della suddetta figura professionale, o se dietro a questa scelta si celasse una presa d’atto da parte della sanità pubblica di non essere in grado di garantire prestazioni specifiche come lastre, orto panoramiche e mammografie, e che per tali prestazioni i cittadini dovranno pertanto ricorrere alla sanità privata”.

“Pur conoscendo le gravi difficoltà economiche del sistema sanitario pubblico, non si può non tener conto di alcuni aspetti importanti a favore del centro stesso: il centro di radiologia non comporta costi di affitto in quanto è situato all’interno di una struttura di proprietà della Asl; le figure professionali, come il medico radiologo, possono essere impiegate presso il centro attraverso forme diverse, non solo ricorrendo all’assunzione di un dipendente, ma anche attraverso forme di lavoro più snelle, quali la prestazione o ricorrendo all’impiego di sumaisti; inoltre, non si concepisce perché non si può adottare la buona prassi già adottata circa due mesi fa per il centro ecografo, dove, l’impiego di un medico SUMAI, ha permesso di abbattere la lista d’attesa; non per ultimo non si può non tener conto che la sanità regionale è uscita dal commissariamento a seguito di un encomiabile lavoro intrapreso dal Presidente Zingaretti. Per questi motivi, caro direttore, non si può abdicare come sistema pubblico per la mancanza di una figura professionale”.

“La struttura di proprietà, in questione, della Asl RmH, ha a disposizione ulteriori spazi non ancora utilizzati. Il ruolo da Voi ricoperto è di primaria importanza per la collettività perché deve tutelare un diritto assoluto di interesse legittimo: la salute, appunto. Pertanto, come cittadini, contiamo che il vostro senso di responsabilità Vi guiderà nel rendere sempre più strategico per il territorio il ruolo della struttura, non solo implementando i servizi sanitari per i cittadini, proprio come sostiene si debba fare il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti dopo l’uscita dal commissariamento della sanità regionale, ma con l’obiettivo di trasformare la struttura di Mazzocchia in “Casa della Salute”. Questo permetterebbe anche di poter fronteggiare all’attuale assenza in tutto il territorio di un pronto soccorso pediatrico. Nel ringraziarVi anticipatamente, confido insieme ai cittadini una celere risposta”. Così Daniela Tiburzi (Presidente dell’ass.ne Popolari Insieme).

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