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Anzio, meno rifiuti e più riciclo: ecco cosa si sta facendo e cosa possono fare i cittadini

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Scuole, mercati, isole ecologiche sono stati tra gli obiettivi di Camassambiente Spa per migliorare la raccolta differenziata dei rifiuti ad Anzio.
Il gestore dell’igiene urbana, di concerto con l’Ufficio Ambiente, ha infatti avviato dall’inizio dell’anno alcune iniziative negli istituti e mense scolastiche, nei mercati settimanali di Colonia ed Europa, presso le isole ecologiche di Anzio Centro, con l’unico obiettivo di raccogliere meno rifiuti indifferenziati e recuperare più materiali da avviare al riciclo.

Nelle scuole è stato avviato il progetto “Riciclasse” il format dell’azienda per le scuole, con un attento monitoraggio della situazione rifiuti, incontri con i dirigenti scolastici, consegna di istruzioni per alunni, operatori scolastici ed addetti alla mensa, riorganizzazione del servizio. Questa prima fase, dedicata soprattutto agli “addetti ai lavori” ha già consentito di migliorare notevolmente i risultati della raccolta e il decoro di molti istituti. I prossimi passi saranno quelli di dotare tutte le aule di contenitori per la raccolta, forniti dal Comune di Anzio e organizzare incontri con alunni e docenti.

Nei mercati settimanali da alcuni mesi è attivo un sistema di raccolta differenziata, con un servizio dedicato agli operatori commerciali. I risultati sono stati da subito ottimi, grazie alla collaborazione dei commercianti, alla comunicazione, ad un investimento in dotazioni e maggiori mezzi e personale dedicato al servizio.

Dal 17 giugno è stata infine avviata una sperimentazione presso le 8 isole ecologiche di Anzio Centro. Le “ECO ISOLE” così ribattezzate, sono state numerate e sono state regolamentate con un calendario settimanale e orari di conferimento limitati.

Lo scopo era quello di regolamentare una situazione notoriamente ingovernabile: isole ecologiche vandalizzate, conferimenti di chiunque (da fuori zona, utenze commerciali, ecc.) e dovunque (dentro le bocchette e, soprattutto, dietro), quindi raccolta quotidiana di indifferenziato e demotivazione degli utenti corretti.

Quindi per 2 settimane le 8 eco isole sono state presidiate da facilitatori- controllori, a carico di Camassambiente, con lo scopo di aiutare l’utenza nel passaggio al nuovo sistema.
Con pazienza e dedizione sono stati quotidianamente presenti informando l’utenza sul nuovo sistema di conferimento, consegnando il volantino con le istruzioni, verificando il contenuto dei conferimenti correggendo errori, respingendo gli utenti non autorizzati, raccogliendo suggerimenti, problemi o criticità segnalati dai cittadini.

Questi i punti positivi:
Educazione degli utenti: ancora molti cittadini erano convinti di venire a “buttare l’immondizia” e avevano scarsa dimestichezza con la raccolta differenziata, certezza dei conferimenti e della raccolta, prevenzione e correzione dei comportamenti scorretti, diminuzione degli abbandoni intorno alle eco isole e, soprattutto una raccolta differenziata media durante la sperimentazionedell’80%, contro il poco o nulla precedente.
In altre parole si è riusciti a ritirare rifiuti ben differenziati anziché una raccolta mista, come avveniva necessariamente prima, dato che buona parte degli utenti conferivano in maniera indifferenziata, vanificando anche la correttezza degli altri. Senza contare le auto parcheggiate davanti alle eco isole che impediscono all’azienda le operazioni di svuotamento.

La fine della sperimentazione ha evidenziato ancora una volta la nota dolente degli incivili, gli “indifferenti” che inquinano dentro e fuori le isole gettando sacchi di rifiuti misti dove capita e della cronica mancanza di vigilanza e di controlli da parte degli Enti competenti che agevola questi comportamenti.

Pur non essendo purtroppo prerogativa solo di Anzio Centro, i suddetti in questo caso compiono un danno verso tutta la comunità in quanto rendono inservibili i rifiuti riciclabili, separati e inseriti nelle bocchette dai cittadini corretti e costringono i nostri operatori a raccogliere tutto come rifiuto indifferenziato, non potendo fare altrimenti.

A tutto ciò si aggiunge la quotidiana gogna mediatica per lo “schifo che c’è in giro” e si rafforza l’idea che non valga la pena fare la differenziata “tanto poi prendono tutto insieme”.

“L’azienda – fanno sapere dalla Camassambiente – si sta impegnando, i suoi operatori ci mettono quotidianamente responsabilità e dedizione, ma ovviamente i problemi da affrontare sono tanti e spesso ingovernabili, ad iniziare dagli abbandoni indiscriminati di rifiuti su tutto il territorio e dalla totale mancanza di controlli da parte degli organi competenti.

Ma è bene che i cittadini sappiano che “l’indifferenza” nel settore rifiuti costa sia in termini ambientali ed economici: gli abbandoni indiscriminati, il non fare la differenziata, comportano il maggiore utilizzo di discariche e inceneritori, con le “crisi” e le “emergenze” epocali note e a pochi passi da noi.

Per questo chiediamo la collaborazione di chi, a vario titolo, si occupa di ambiente ad Anzio; in primis le istituzioni, le associazioni di volontariato, i tanti cittadini che desiderano migliorare la situazione”.

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