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Ostia, lavori al Canale dei Pescatori. Di Pillo si difende: “La ditta è regolare”

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La presidente grillina del X Municipio, Giuliana Di Pillo, si difende dopo le accuse de “La Repubblica” e Monica Picca di aver affidato i lavori al Canale dei Pescatori con procedura d’emergenza ad una ditta indagata.

LA DIFESA DELLA DI PILLO

“L’accusa verso l’amministrazione 5 stelle del X Municipio di aver affidato un intervento in urgenza all’impresa SAMA per un importo totale di 4.200 euro– scrivono la Di Pillo e Alessandro Ieva, Assessore ad Ambiente e Territorio in una nota- fa parte della macchina del fango che puntualmente, viene attivata, nelle vicinanze dei periodi elettorali, da alcuni giornalisti ormai noti alle cronache locali, per la loro faziosità. Gli stessi esponenti di Fratelli d’Italia si rassegnino al proprio ruolo e la smettano di volerci insegnare a governare quando durante il loro di governo, non sono stati capaci di farlo. E’ bene ricordare a Picca e a Marchesi, consiglieri di maggioranza sotto la Giunta Vizzani, il loro avallo per l’affidamento diretto, alla Cooperativa San Nicola, per la gestione della draga per il Canale dei Pescatori, che poi è rimasta a marcire. Facciamo chiarezza per il rispetto dei cittadini: il giorno 12 dicembre, i quartieri di Stagni e Infernetto basso, hanno rischiato di andare gravemente sott’acqua per una falla aperta sulla sponda in destra idraulica del canale pensile Dragoncello, che riversandosi nel canale Levante aveva determinato un loop idraulico. Le forti mareggiate, inoltre, avevano compromesso il deflusso delle acque del Canale dei Pescatori e l’intervento dell’impresa che, con contratto di manutenzione di tre anni, stava operando sulla foce fin dal primo pomeriggio non era sufficiente. Visto il precipitare degli eventi, è stato necessario verificare in tempi strettissimi la disponibilità di un’impresa che potesse intervenire con urgenza. L’impresa SAMA, già affidataria di opere per conto del Cbtar, era l’unica che potesse intervenire con un mezzo meccanico adeguato. Il X Municipio già con note del giugno 2017, aveva richiesto al Tribunale di Roma – Misura di Prevenzione, il “Certificato dei carichi pendenti delle misure di prevenzione” e alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, il “Certificato Casellario Giudiziale e Certificato Anagrafe Sanzioni Amministrative dipendenti da reato”. Il Tribunale Ordinario di Roma, ha comunicato che il nuovo Codice degli Appalti stabilisce che “costituisce motivo di esclusione quando sia intervenuto un provvedimento definitivo che dispone l’applicazione di una o più misure di cui al Codice Antimafia e la definitività delle misure viene iscritta nel Casellario Giudiziale”. A seguito dei controlli effettuati presso il Tribunale Ordinario di Roma, la Procura della Repubblica, nulla è risultato a carico dell’impresa SAMA di Salzano Angelo Srl. Quella notte, insieme al Cbtar abbiamo evitato un disastro, ma probabilmente, sia da parte dei Consiglieri municipali di Fratelli d’Italia che di certa stampa faziosa, prevale l’intento di creare un clima di sospetto ad arte, senza dare nessun contributo valido a questo territorio. Il tempo di prendere in giro i cittadini del X Municipio è finito e i vecchi partiti su questo già hanno dimostrato oltre modo in che sistema si muovevano. L’opposizione e certi organi di stampa è bene che dimostrino senso di responsabilità. Dal canto nostro non siamo disponibili a correre dietro alla loro mancanza di visione organica del territorio e alle diffamazioni che ci riserviamo di perseguire nelle sedi legali”.

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