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Latina, fondi per i profughi: il dissenso di Noi con Salvini

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Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa dall’associazione Noi con Salvini Aprilia riguardo il tema dei fondi da destinare ai profughi che saranno ospitati nel territorio della provincia di Latina.

“Sta per partire il bando da ben 5,6 milioni di euro per ospitare circa 540 clandestini nel territorio della provincia di Latina, e siamo certi che questa notizia lascerà l’amaro in bocca a quei tantissimi cittadini italiani che sono stati aggrediti dalla crisi economica e che inutilmente chiedono aiuto alle Istituzioni.
Questa marea di soldi pubblici rischia di alimentare quelle che Alessandro Sallusti nel suo libro Immigrazione Spa ha definito “mafie camuffate da associazioni umanitarie, che sul traffico di esseri umani lucrano grazie ai contributi di Stati scellerati e a volte complici“, sempre che non si vigili più che attentamente.
Comunque, è ormai di tutta evidenza che le risorse economiche siano esse nazionali che europee – l’Europa dei burocrati tifa per l’invasione – ci sono ma, vengono utilizzate dove sono più produttive e dove alimentano il business e non certo nello Stato Sociale Italiano.
I fondi per i nostri servizi sociali sono sempre più esigui e i cittadini spesso si sentono ripetere che i fondi non ci sono.
Di recente ci sono stati casi dove ai cittadini italiani è stata rifiutata assistenza poiché le risorse erano state impiegate interamente nel capitolo accoglienza ai presunti profughi o meglio clandestini quindi, è evidente come non sia un discorso facile da far capire a quelle migliaia di cittadini italiani che rischiano di covare sentimenti tutt’altro che positivi e che però sono certamente comprensibili.
Ma non è solo il lato prettamente economico a preoccuparci, ma l’inevitabile ricaduta che avrà quest’atto sull’ordine pubblico, poiché non ci vuole uno scienziato a capire che le nostre Forze dell’Ordine in periodi di tagli alla sicurezza, non riusciranno facilmente a tenere a bada 540 clandestini, in maggioranza uomini soli con tutto ciò che ne deriva, in balia di quella parte di criminalità che vede come manna dal cielo l’arrivo di manodopera disposta ad alimentare i loro traffici, poiché in molti sanno che qui non hanno uno straccio di futuro.
Capitolo a parte per il Comune di Aprilia, che già in passato si è distinto nell’interpretazione delle tre scimmiette (non vedo, non sento, non parlo.) quando si parla di immigrati sul nostro territorio.
Emblematico l’ultimo caso dei container a Casalazzara che tanta apprensione avevano provocato nei residenti. La popolazione per avere una risposta su cosa stesse succedendo ha dovuto aspettare l’abile lavoro della Stampa per capirci qualcosa mentre, l’Amministrazione dormiva sonni tranquilli.
Quei sonni che per sempre più italiani sono solo un ricordo”.

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