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Intervista al Sindaco di Pomezia Fucci

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Riportiamo l’intervista integrale realizzata lo scorso 24 ottobre con il primo cittadino di Pomezia Fabio Fucci pubblicata sul numero cartaceo di novembre.

POMEZIA – Seppur con qualche giorno di ritardo, e di questo ce ne scusiamo con voi lettori, vi riproponiamo le parole del Sindaco di Pomezia Fucci nella loro versione integrale rilasciate ai nostri microfoni lo scorso 24 ottobre. Oggi, ad un mese di distanza, l’intervista assume di certo tutto un altro significato, considerando i cambiamenti che la nostra città ha subito in questo lasso di tempo; tuttavia, in un paese dove la memoria storica è quasi sempre trascurata per non dire ignorata, recuperare l’intervento del primo cittadino può rappresentare un’opportunità e dare a noi cittadini un’utile chiave di lettura per interpretare gli accadimenti recenti, soprattutto quelli che hanno avuto una diretta evoluzione nel corso del mese di novembre. Ecco dunque l’articolo originale, non pubblicato per intero sulla versione cartacea del nostro giornale per ragioni di spazio, realizzato a seguito di quell’incontro.

“Faccia a faccia con il Sindaco Fucci”

Il primo cittadino fa il punto sul lavoro portato avanti sin qui dall’amministrazione e risponde alle critiche: “In questi mesi abbiamo fatto un vero e proprio miracolo”.

Nello scorso numero (ottobre 2014 ndr) del nostro giornale avevamo lanciato al Sindaco Fucci, attraverso l’editoriale, la richiesta di un incontro per confrontarci di persona sulle ultime vicende che hanno riguardato il Comune di Pomezia. Il primo cittadino, mostrando grande disponibilità, ha accolto l’invito dandoci appuntamento nella mattinata del 24 ottobre per un faccia a faccia in esclusiva; dall’incontro è scaturita la seguente intervista che abbiamo cercato di trascrivere il più fedelmente possibile riportando anche alcuni botta e risposta avvenuti durante il colloquio, in modo da farvi comprendere al meglio tutte le dinamiche dell’incontro. 

Partiamo dai problemi della città e alle proteste dei cittadini raccolte in questi ultimi tempi. Impossibile non partire dal trasporto scolastico. In tanti si sono lamentati soprattutto in merito alla dislocazione dei punti di raccolta. E’ ovvio dunque che, sebbene il motivo dei tagli sia stato legittimato dal risparmio per le casse comunali, le soluzioni trovate, secondo il nostro punto di vista, non sono state state adeguate. Cosa ne pensa e come intende rimediare? 

Intanto le proteste, da un certo punto di vista, ce le aspettavamo. Purtroppo quando si va a toccare un servizio, variandone le modalità, che in passato veniva visto come ottimale è naturale incontrare una certa resistenza. Dall’altro lato però quel tipo di servizio non era più sostenibile: era un servizio porta a porta che forse non ha eguali nelle altre città. Chi si ricorda, da piccoli, anche noi ci recavamo in un punto di raccolta e poi venivamo portati nelle varie scuole. Quindi abbiamo fatto un ragionamento di buon senso, ottimizzando il servizio cercando di ridurre i km ma badando comunque a rimanere vicino alle abitazioni, tanto che oggi i punti di raccolta sono comunque a distanze ragionevoli dai centri abitati. Diciamo qualcosa in più: i primi giorni del servizio sono stati di rodaggio e tutte le segnalazioni che ci sono arrivate sono state valutate attentamente e nella gran parte accettate. Quindi dall’inizio del servizio ad oggi è cambiato molto, sono stati aggiunti e modificati alcuni punti di raccolta..Quindi da parte nostra c’è stata la disponibilità..

E continuerà ad esserci..

Assolutamente sì. Ove possibile interverremo sicuramente. L’apertura c’è stata. E’ un servizio che purtroppo è partito tardi perché la procedura di gara ha richiesto queste tempistiche (noi non potevamo comprimerle) e le iscrizioni erano già state fatte. Insomma tutta una serie di cose che ne hanno ritardato la partenza..

..L’anno prossimo tutto questo non dovrebbe accadere..

In ogni caso abbiamo fatto un miracolo a farlo partire accogliendo molte delle richieste pervenute – alcune no perché era oggettivamente impossibile – . Un concetto comunque lo voglio ribadire: qui il rischio che abbiamo affrontato è stato quello del dissesto finanziario. Avremmo potuto deliberare il dissesto ma questo avrebbe significato la cancellazione di tutti i servizi; invece noi non solo li abbiamo mantenuti ma ne abbiamo migliorato la qualità, abbassando le spese e riuscendo comunque ad erogare i servizi per i cittadini.

E di questo sicuramente, o almeno chi non è fazioso, le dà atto. Però connesso al tema c’è il discorso delle tasse da pagare. Alcuni infatti ci hanno scritto dicendoci che il servizio in questione è stato rimodulato ma ha mantenuto le stesse tariffe così come magari la I.UC. per la quale avete fissato l’aliquota massima prevista dalla legge (una su tutti la TASI), immaginiamo per esigenze di bilancio. Sulla base di questo lei pensa di aver fatto tutto il possibile per agevolare i cittadini di Pomezia in questo delicato momento di crisi, o tornando indietro cambierebbe qualcosa, sia a livello di erogazione di servizi che di pressione fiscale?

No però non è vero che abbiamo applicato le aliquote massime.

Beh sicuramente per la TASI sì, avete applicato il 2,5 per mille..

Sì ma non è l’aliquota massima.

Da quello che abbiamo raccolto leggiamo che la TASI andava fissata tra l’1 e il 2,5 per mille. Ma al di là di questo crediamo che sia stato dettato da esigenze di bilancio però..

Facciamo un discorso complessivo che riguarda tutta la tassazione locale. Gli aumenti che sono stati percepiti dai cittadini derivano dal fatto che il sistema di tassazione locale è variato nell’ultimo anno. Per esempio è stato percepito un aumento, e in effetti poi si è concretizzato così dal punto di vista del cittadino-utente, della TARI. Ma è un aumento legato alla natura del tributo stesso che è cambiato: con la TARSU il Comune poteva coprire il 70% del costo del servizio, con la TARI, ma già con la TARES, si deve coprire necessariamente il 100% del servizio. Questo ha fatto percepire l’aumento, ma ciò non è stato deliberato dal Comune di Pomezia bensì è stato indotto dal modello di tassazione locale che è stato variato dal governo centrale. Il discorso per gli altri tributi è lo stesso. Noi diciamo così..

Sì infatti noi non sosteniamo che avete fatto qualcosa di illegittimo. Esistendo dei parametri li avete rispettati, c’era una forbice…

Allora il problema principale è stato che da quest’anno sono diminuiti i trasferimenti statali che ci hanno indotto a fare una variazione di bilancio recentemente. Parliamo di 700.000 euro. Questo, unito alle riduzione che ci sono state negli anni, ha lasciato il comune di Pomezia a vedersela da solo nel far quadrare i bilanci. Noi purtroppo ci troviamo con una pesante eredità, si parla di quasi 200 milioni di debiti, ma nonostante tutto siamo riusciti ad accantonare delle somme per coprire i debiti fuori bilancio e ad istituire un fondo di svalutazione dei crediti che serve per ammortizzare gli effetti di quei crediti (vedi Aser) che difficilmente entreranno nelle casse comunali evitando così di spendere somme che non ci sono. Quindi mi rendo conto che i nostri concittadini hanno partecipato a questa situazione debitoria – e aggiungo: è naturale che sia così, il debito non è del sindaco ma della città – e io li voglio ringraziare perché si sono fatti carico loro malgrado di questa situazione debitoria. E’ ovvio però che avere i conti in ordine ci consente di guardare al futuro con maggiore serenità e pensare eventualmente ad un alleggerimento della pressione fiscale. Stiamo già pensando in ottica per il 2015 di rimodulare qualche cosa. Faccio un esempio: sulla famosa Tassa sull’ombra – che tanto ha fatto rumore – noi abbiamo già deliberato una serie di riduzioni ed esenzioni che vanno ad agevolare le piccole insegne. Però ripeto fino allo sfinimento: il dissesto avrebbe quello sì significato – ..e queste sono le conseguenze da pagare… – aliquote al massimo e invece noi non siamo in questa situazione..

Quello che è emerso, ripeto, non è un qualcosa che non potevate fare. Però ad esempio qualcuno dall’opposizione, e lo si legge anche sul sito del Comune, sottolinea che non avete previsto detrazioni per la TASI. Per il resto sono in linea con altri…

Sì sì quello è corretto.. Però voglio smentire..

…l’IMU sulla prima casa non si paga ma per il resto è rimasta l’aliquota al 3,5 per mille..

Ma non è il massimo..

No però rientra nel parametro massimo se sommata alla TASI, dove la direttiva prevede che IMU più TASI non superino il 6 per mille (per la prima casa ndr) percentuale in effetti adottata dal Comune di Pomezia..(2,5 TASI + 3,5 IMU)

Io ribadisco che il concetto tutte le aliquote sono al massimo è falsa altrimenti saremo in una situazione di dissesto finanziario.

Prima di proseguire oltre vi proponiamo un approfondimento sull’argomento dal titolo “Tassazione: da che parte sta la verità?” per cercare di avere un quadro più chiaro sulla situazione del nostro comune.

La normativa legata alla I.U.C. ha i seguenti aspetti-chiave che riportiamo testualmente (documentazione tratta dal sito http://www.amministrazionicomunali.it):

  • Dal 2014 le abitazioni principali di Cat. dalla A2 alla A7 e relative pertinenze (Abitazioni di tipo civile, Abitazioni di tipo economico, Abitazioni di tipo popolare, Abitazioni di tipo ultrapopolare, Abitazioni di tipo rurale, Abitazioni in villini) sono esenti IMU. Sono invece soggette alla TASI. Su ogni immobile, in generale, si possono avere quindi contemporaneamente IMU, TASI e TARI.” In questo caso tutto è stato rispettato.

  • Per quanto riguarda IMU e TASI, la TASI non può superare l’aliquota del 2,5 per mille e comunque la somma delle aliquote IMU e TASI non può superare il 6 per mille per le abitazioni principali (le abitazioni principali di lusso pagano l’IMU) e il 10,6 per gli altri immobili.”

Il Comune di Pomezia ha fissato l’aliquota al 3,5 per mille per quanto riguarda l’IMU per le categorie “di lusso” A1 (abitazioni signorili), A8 (Villa con parco), A9 (palazzi) adibite a prima casa e al 10,6 per mille per quel che riguarda gli altri immobili. Per la TASI sulle abitazioni principali e le relative pertinenze è disposta l’aliquota del 2,5 per mille, mentre le seconde abitazioni e gli altri immobili sono esenti. Ne deriva che, operando le dovute somme, emerge che il Comune ha adottato le aliquote massime previste dalla legge: si rimane pertanto, semplificando agli estremi, nel limite del 6 per mille IMU+TASI per quel che riguarda le categorie A1,A8,A9 (3,5 per mille Imu + 2,5 per mille TASI), e in quello del 10,6 per mille dell’IMU come aliquota base per gli altri immobili in quanto esentati dalla TASI.

  • I fabbricati rurali strumentali sono esenti IMU ma pagano invece la TASI con aliquota massima pari all’1 per mille” Il Comune ha applicato alla categoria catastale l’1 per mille di TASI.

L’obiezione del Sindaco può essere accolta laddove si è deciso di non utilizzare la maggiorazione dello 0,8 per mille prevista dalla legge. Quanto scritto in questo riepilogo comunque deriva da un nostro studio della normativa e, in quanto non appartenenti al settore, potrebbe essere soggetto ad errori. In tal senso siamo pronti ad accogliere ulteriori chiarimenti per modificarne il contenuto nel nome della trasparenza per i cittadini.

(l’intervista riprende)

Avete da poco approvato il bilancio. Lei nel video messaggio del 10 ottobre ha espresso notevole soddisfazione per il risultato ottenuto. A tal proposito vanno anche i nostri complimenti per l’abbattimento del disavanzo, calato di oltre 3mil di euro, e per il recente riconoscimento dei debiti fuori bilancio che vi ha creato non pochi problemi. Tuttavia le vorrei fare alcune osservazioni: da un lato abbiamo apprezzato il vostro lavoro, quantomeno nelle intenzioni, dall’altro però non ci è piaciuto il ricorso ancora una volta all’alibi del “passato”. Le spiego. Non crede sia troppo facile dire “se non fosse stato per le vecchie amm.ni avremmo potuto fare questo o quest’altro” quando tale repertorio appartiene proprio a quella vecchia politica che voi dichiarate di voler combattere? Non si tratta di nascondere la verità – che in questo caso pesa enormemente non vogliamo negarlo (vedi i 16mln dei debiti fuori bilancio) – ma il taglio netto ad un certo modo di governare si vede anche nelle piccole cose come questa..

Apprezzo questa domanda. Infatti nel video è riassunto quanto abbiamo fatto..

Sì però lei esordisce dicendo “Io con 17 milioni di euro…”

Se avessi avuto 17 milioni di euro in più avrei potuto fare molte altre cose. Io mi rendo conto che a livello giornalistico può risultare interessante questa contrapposizione ma poi noi dobbiamo dare risposta ai cittadini oltre che ai giornalisti. Perché poi ci chiedono: come mai le strade sono piene di buche? Perché il teatro non viene completato? Perché ci sono dei quartieri senza acqua e fogne? Io devo poter dire loro che quest’anno ho dovuto togliere 17 milioni di euro perché dovevo coprire i debiti fuori bilancio che non abbiamo fatto noi. E’ giusto dunque che individuare di chi sono le responsabilità. Però diciamo anche quello che abbiamo fatto: 2,5 milioni sull’ambiente, 2,4 per il sociale, 1,3 per la sicurezza.. Noi abbiamo fatto un miracolo, utilizziamo i termini giusti. Non ci sarebbe riuscito nessun altro.. se non falsificando i bilanci. Poi siamo riusciti a fare tante cose: partiranno in questi giorni i cantieri per la riasfaltatura completa di due strade comunali, interverremo sulle situazioni più critiche riguardanti le buche, ci sarà la manutenzione degli edifici scolastici. Abbiamo portato l’acqua a S. Palomba dopo vent’anni, sono già stati allacciati alcuni condomini e presto faremo l’inaugurazione perché è anche giusto dire che è stato merito nostro.

Anche se ormai è consuetudine, è possibile secondo lei (e glielo chiedo al di fuori del suo ruolo di Sindaco, come cittadino) approvare un bilancio di previsione soltanto a Settembre?

E’ giusto. Anche perché anch’io quando ero all’opposizione mi facevo questa domanda. Però erano situazioni diverse: noi abbiamo avuto tardivamente la comunicazione del taglio ai trasferimenti agli enti locali nonché ha pesato l’incertezza relativa alla tassazione. Ci sono stati mesi in cui non si capiva come sarebbe stata la IUC, quale tipo di margine sarebbe stato lasciato ai Comuni per l’incremento delle aliquote, quale sarebbe stato il gettito incassato direttamente dal comune e così via. In questo scenario incerto diventa difficile fare una previsione, soprattutto in un caso come il nostro penalizzato a livello finanziario. Per questo abbiamo perso tantissimi mesi e i tempi si sono allungati. Purtroppo è il risultato di questa maggioranza ballerina che abbiamo al governo centrale a cui va la colpa di tale ritardo. Noi siamo stati prudenti anche perché approvare il Bilancio prematuramente avrebbe significato poi operare cambiamenti in corso d’opera che sarebbero state non corrispondenti alle esigenze della città.

Vorrei soffermarmi sulla questione delle entrate giudicate da tutta l’opposizione come “gonfiate” e ingenuamente ottimistiche (vedi pagina 2 del Corriere della Città di novembre). Come replica a questo? Soprattutto perché l’assessore Avesani in una recente intervista al Pontino ha giustamente dichiarato che in passato si è speso più di quanto si poteva.. Non si rischia di fare lo stesso?

Intanto noi siamo stati molto prudenti come sostiene anche l’assessore Avesani che sta seguendo molto da vicino la situazione contabile dell’ente. A differenza del passato non abbiamo fatto alcuna “sparata” anzi siamo stati, lo ripeto, più che prudenti. Abbiamo adottato un criterio che salvaguardasse la tenuta del bilancio anche in caso di mancati introiti. Siamo stati prudenti per esempio sul recupero dell’evasione o sul riscatto delle aree della 167. Ciò che asserisce Schiumarini (citato in quanto per questa domanda abbiamo fatto riferimento, tra gli altri, anche ad una sua intervista critica nei confronti del bilancio ndr) è assolutamente falso.

Veniamo alla relazione del revisore. Qualche conto in effetti desta delle perplessità. Prendiamo per esempio una dichiarazione della Consigliera Zottola (pag.51 del documento di Approvazione del bilancio di Previsione) che sottolinea come dei 2.800.000,00 messi a bilancio al 28/08/2014 ne risultino riscossi appena 28.605,00 (da Documento del revisore). Il revisore dà invece l’ok sull’IMU: qui infatti abbiamo 12 milioni circa riscossi al 28/08 a fronte dei 24 previsti, ma considerando la seconda rata del 16 dicembre ci dovremmo essere, così come sull’imposta di soggiorno e l’addizionale Irpef, nonché nel capitolo riguardante la TASI e la TARI. Destano preoccupazione invece l’Imposta Comunale Pubblicità (1mil stimato a fronte dei 350mila riscossi al 28/08), per la TOSAP (recupero) dove dei 400.000 previsti ancora non è stato incassato nulla, e sul recupero della TARSU, sì accertata ma priva ancora di incasso (si tratta di 10 mil!). Quindi le chiedo, considerando che voi avrete le vostre garanzie: Lei può assicurare ai cittadini il rispetto di quanto iscritto a bilancio?

Innanzitutto il bilancio previsionale si chiama così perché appunto è solo una previsione. Previsioni di incasso sono..previsioni di incasso! E’ ovvio che nel determinarle ognuno può adottare o una visione troppo pessimistica o una ottimistica; ripeto pertanto il concetto: noi abbiamo adottato un modello prudente. E’ ovvio che poi soltanto la realtà ci dirà come saranno andate le cose. Purtroppo la crisi economica ci espone al rischio che il cittadino non ce la faccia a pagare le tasse ma proprio per questo siamo stati prudenti e abbiamo pensato ad una serie di contromisure, abbiamo approntato nel migliori dei modi l’ufficio competente anche ricorrendo a multinazionali specializzate in questo ramo, laddove i dati non corrispondessero alla realtà. Il consuntivo ci darà poi il verdetto..

Il caso della Pomezia Servizi e di Luca Ciarlini iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Avezzano. Innanzitutto ci sono novità? Al di là della vicenda in sé, che comunque non ci riguarda da vicino, vuole aggiungere qualcos’altro alle dichiarazioni da lei rilasciate su Facebook? Questo perché si sono scatenate molte polemiche e lei stesso si è scontrato con il PD., non ultima l’ulteriore replica di Schiumarini da lei chiamato in causa (leggi l’articolo sul nostro sito al link http://tinyurl.com/m57u56f) . Cosa succederà in caso di condanna?

In caso di condanna la scelta sarebbe scontata ed è molto probabile un suo allontanamento. Per quanto riguarda la replica di Schiumarini vorrei dire solo che sta assumendo un atteggiamento infantile e nulla di più. Mi vede come la maestrina cattiva e però..

Loro ne facevano una questione morale poiché quando eravate all’opposizione tanto vi siete battuti su tali questione..

Ha fatto bene a ricordare quanto hanno detto. Le situazioni sono completamente diverse. Io sul post su facebook ho fatto dei riferimenti alla questione che riguardava direttamente Schiumarini: è una persona che è stata arrestata, rinviata a giudizio e poi solo prescritto, perché appunto è intervenuta la prescrizione. Quindi se la vogliamo paragonare alla situazione di Ciarlini, che al momento è solo iscritto nel registro degli indagati, quindi non c’è niente di certo, siamo fuori strada. Lo stesso vale per Antonini e Mirimich tutti e due posti agli arresti domiciliari, quindi il Giudice ha ritenuto fondati i motivi per tenerli sotto custodia cautelare..Si tratta in definitiva di situazioni completamente differenti.

La vostra dunque è per adesso una posizione di attesa per vedere come volgeranno gli eventi..

Sì.

Lei è stato criticato dall’opposizione in merito, tra gli altri, al Turnover degli impiegati e alla liquidazione del Consorzio Universitario (a seguito del quale 21 dipendenti sono stati licenziati). Un suo pensiero?

Il Turnover è stato reso necessario in seguito alla ristrutturazione organizzativa dell’Ente: abbiamo ridotto i settori da 9 a 8, abbiamo creato nuovi uffici che prima non esistevano. E’ ovvio che questi nuovi uffici andavano riempiti con del personale. Chi critica, non so chi è…

No guardi tutta l’opposizione è compatta su questo..

Bene sono solo affermazioni strumentali fatte da chi non ha mai diretto del personale. E’ evidente che in seguito ad una riorganizzazione ci siano dei trasferimenti di personale.

Sul consorzio?

Sì. Allora noi lo ripeteremo fino allo sfinimento: quando l’Università aveva oltre 2000 studenti operavano all’interno meno di 10 dipendenti; nel momento in cui gli iscritti sono scesi a 300 operavano 21 dipendenti. Costava all’Ente più di 4milioni di euro all’anno e serviva soltanto per mantenere un’Università Privata la cui retta veniva pagata al 70% dal Comune. Era evidentemente un “carrozzone” che probabilmente è servito ad accontentare qualche amico e non poteva essere di certo messo in carico ai cittadini di Pomezia. Con la nostra operazione, con la quale la Selva dei Pini sta rifiorendo, abbiamo già dimezzato i costi di gestione della struttura; inoltre è in corso lo spostamento degli uffici comunali al Campus – che ci consentirà di risparmiare circa 700.000 euro all’anno per gli affitti-, metteremo in funzione il nuovo edificio per alcune iniziative legate al mondo del lavoro e al mondo delle arti e dei mestieri, e abbiamo predisposto un nuovo contratto per la gestione degli impianti sportivi per adeguarli ad un equo compenso per il Comune. Ancora una volta dunque chi parla del Consorzio è perché vuole proteggere un sistema del passato che tanto ha fatto male alla città e ai cittadini di Pomezia. Noi lì abbiamo decisamente voltato pagina.

Una battuta sui lavoratori a tempo determinato del Comune per il quale nei giorni scorsi ha richiesto un parere alla Corte dei Conti. Ci sono novità?

Ancora è abbastanza presto. Attenderemo ancora qualche giorno e poi inoltreremo un sollecito. Anche qui: è nostro interesse primario mantenere il rapporto di lavoro con queste persone. Però vogliamo farlo nel rispetto della legge, senza fare mosse azzardate o peggio contro la legge stessa. Con l’illegalità questa città ha già dato.

Partiamo dallo stato di salute, per così dire, del Movimento. Lei che idea si è fatto delle “espulsioni” messe in atto, ultime quelle post Circo Massimo al quale anche lei se non sbaglio ha partecipato, nel corso del tempo? Al netto e al di là ovviamente delle strumentalizzazioni operate talvolta da alcuni media nazionali..

Allora lo stato di salute del Movimento lo certifica il numero di presenze al Circo Massimo. E’ stata una tre giorni che ha visto avvicinarsi tante persone da tutta Italia e in particolare si sono avvicinati anche al nostro Stand per capire la nostra realtà di come si amministra una città, anche per criticare ovviamente. Però è stata un’esperienza senza precedenti, per come lo percepisco io il Movimento sta molto beme. A livello di governo centrale i nostri ragazzi stanno facendo un lavoro eccezionale, siamo l’unica vera forza di opposizione in Italia; così come alla Regione Lazio dove siamo sempre propositivi, presentiamo proposte di legge. Ultima un emendamento passato sul piano casa regionale molto molto importante che subordina l’applicazione del piano casa alla presenza di servizi secondari nei quartieri non solo viabilità ma anche scuole giardini e tutti quei servizi che vanno a completare i quartieri. Sulle espulsioni posso dire che sono sempre dolorose. Però devo riconoscere al M5S un’aderenza alle regole ed una coerenza che non ha eguali nelle altre forze politiche: abbiamo regole chiare, chi le accetta sa a cosa va incontro se non le rispetta. Senza entrare nel merito dico che sono sempre dolorose, che fanno male, ma che a volte sono necessarie.

Il Movimento 5 Stelle, sia a livello locale che a livello nazionale, ha profondamente diviso l’opinione pubblica. Ci sono sì tantissimi sostenitori accaniti, ma al tempo stesso ve ne sono altrettanti che attaccano duramente la vostra linea politica (lo vediamo ad esempio nei post sul web), alla quale aggiungiamo gli altri partiti: crede che si possa recuperare il rapporto con chi vi critica? E parliamo sia di opposizioni ma anche di vostri ex sostenitori..

Parto da un presupposto: la tifoseria è naturale..

Sì, noi chiediamo questo in particolare a lei perché essendo il Sindaco di una città ovviamente non governa soltanto i suoi sostenitori..

Questo è chiaro. C’è ovviamente chi sostiene i nostri provvedimenti e chi no. In particolare sono soddisfatto perché in molti apprezzano i nostri provvedimenti soprattutto perché riconoscono la coerenza del nostro programma elettorale ed un cambio di mentalità nel governare una città. Nessuno di noi governa per fini personali ma solo per il bene della collettività e questo viene riconosciuto. Poi ci sono le critiche: noi accettiamo tutto anche quelle più aspre, gli insulti e le diffamazioni, così come le calunnie, invece non le accettiamo tanto che io ho recentemente querelato una persona..

A volte però anche alcuni dei vostri sostenitori si sono lasciati andare ad offese e ad attacchi, parliamo anche di insulti, nei confronti di esponenti delle opposizioni. E questo ad esempio su Facebook che sembra diventato il luogo dove tutti si sentono autorizzati a scrivere di tutto. Lei ovviamente non può che condannare tali comportamenti..

Questo ovviamente è certo. Però vorrei ribadire un concetto: non è che chi è sostenitore del M5S ha impiantato un micro-chip che risponde agli ordini del Sindaco Fucci. Ognuno è libero di esprimersi come vuole. Gli atteggiamenti palesemente diffamatori ovviamente sono da condannare a prescindere dalla provenienza.

Rimanendo su questa stessa linea: lei come vede il futuro del M5S? Alla lunga il vostro ostruzionismo, sia a livello nazionale che locale – qui a Pomezia in molti vi accusano di non dare ascolto all’opposizione – , verso tutti gli altri interlocutori politici (e non) pagherà?

Intanto quando eravamo all’opposizione non abbiamo mai fatto ostruzionismo ma siamo sempre stati propositivi. Tanto che mi viene da dire: chi oggi ci accusa perché all’epoca bocciava le proposte dell’allora consigliere Fucci? Perché?

Tutta l’opposizione sostiene che ogni proposta viene bocciata se non proviene dal Movimento..

Questo è falso e lo smentiamo con i fatti e con i dati alla mano. Di recente è stato approvato in Consiglio un ordine del giorno all’unanimità per quel che riguarda l’opposizione alla costruzione della centrale a bio gas a Santa Palomba con l’accoglimento delle proposte fatte dalla minoranza; stessa cosa è stata fatta per un altro ordine del giorno che riguardava la modifica contrattuale con il concessionario di accertamento dei tributi, altro voto unanime con accogliemtno degli emendamenti. Così come in altre occasione. Anzi da parte nostra c’è stata grande apertura, molto di più di quellla che vi era in passato quando noi stavamo all’opposiione; certo se l’opposizione si aspetta che ogni proposta passi allora siamo in presenza di una visione troppo ottimistica della politica. Noi valutiamo tutto però è ragionevole pensare che nella logica dell’alternanza sia doveroso che la maggioranza porto avanti le proprie idee.

Sul futuro del Movimento? Quale ruolo giocherà nella politica italiana?

Un ruolo sicuramente importante. Siamo stati la più grande novità degli ultimi decenni, siamo stati uno sconvolgimento degli schemi collaudati della politica. Tant che oggi per esempio si discute in parlamento della nuova legge elettorale in parlamento e si inizia a parlare di premio di maggioranza al partito e non alla coalizione grazie alla nostra ferma volontà di accettare coalizione. Il futuro è incerto e ovviamente non riesco a fare previsione. Spero che la vittoria ottenuta a Pomezia, dove finalmente c’è una maggioranza compatta e non un governo ballerino come in passato (tanto che l’ultima maggioranza si è sciolta), si trasferisca magari anche a livello nazionale e in tanti altri comuni. Vorrei aggiungere una cosa: a Pomezia finalmente – e questa è una delle grandi novità che abbiamo portato – il Consiglio non si riunisce più in seconda convocazione a causa della mancanza del numero legale. Ci riuniamo sempre in prima convocazione senza ulteriori costi aggiuntivi per la collettività.

Non c’è il rischio per il M5S di seguire il percorso seguito ad esempio dalla Lega Nord, nato per protesta e poi confluito nel “calderone” degli altri partiti politici?

Sono ottimista perché c’è un alto dinamismo sempre pronto a migliorarsi. Noi siamo una novità anche nella comunicazione, siamo l’unica forza quotidianamente impegnata in strada a stretto contatto con i cittadini.

 

Come vede la sua amministrazione alla fine del mandato? Guardando più a breve termine: quali sono le priorità da realizzare il prossimo anno?

Noi abbiamo sempre un grande faro che è il nostro programma elettorale. Intendiamo realizzarlo, ultimamente stiamo viaggiando a velocità vertiginosi. Tant’è che abbiamo mandato a gara tutti i servizi che erano prorogati da anni e anni. L’ex segretario generale Franca Colella ci disse: “voi avete fatto in quattro mesi quello che le altre amministrazioni hanno fatto in 4 anni”. L’obiettivo è pertanto quello di arrivare a fine mandato con tutto il programma completato.

Le priorità del 2015?

Importante sarà dare il via al Bilancio partecipato. Cioè chiedere ai cittadini di partecipare alla stesura del bilancio – non come le esperienze naufragate in passato-, il che rappresenta sicuramente un obiettivo ambizioso. Poi il 2015 sarà l’anno della raccolta differenziata in tutta la città, partendo dal centro per poi estendersi a tutto il territorio. Che altro.. Penseremo concretamente ad un alleggerimento della pressione fiscale oltre ad un aiuto maggiore a chi si trova nel bisogno, temi sui quali stiamo già lavorando.

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