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Pomezia, borgo di Pratica di Mare: “Il cancello va rimosso”, respinto il ricorso al TAR della Nova Lavinium

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Borgo pratica di mare TAR

Il TAR del Lazio si è pronunciato sulla questione del cancello a Pratica di Mare dando torto nuovamente, per l’ennesima volta, alla società Nova Lavinium. Tuona l’Associazione Latium Vetus: “Basta perdere tempo. Il Comune rimuova subito il cancello”. Ecco tutte le novità.

Martedì 14 novembre 2023 si è tenuta la camera di consiglio, rinviata lo scorso 17 ottobre, per la valutazione dell’istanza cautelare di sospensione dell’ordinanza comunale di demolizione del cancello in merito al ricorso proposto dalla Nova Lavinium, società riconducibile alla famiglia Borghese. La vicenda, che com’è noto si trascina da anni, si era riaccesa nell’estate appena trascorsa, in particolare dal 21 luglio scorso quando davanti al Borgo medievale di Pratica di Mare era riapparso ancora una volta il cancello, posizionato dal privato. Ora però è arrivato un nuovo pronunciamento da parte del TAR: quella barriera, per la terza volta, va rimossa.

Borgo pratica di mare TAR
Il borgo di Pratica di Mare a Pomezia – ilcorrieredellacitta.com

Le motivazioni del TAR

A dare notizia dell’ultima ordinanza firmata dal Tribunale Amministrativo del Lazio è stata l’Associazione Latium Vetus che sin dall’inizio di questo – infinito – contenzioso si sta battendo affinché venga ripristinata la libera fruizione del Borgo. 

Trancianti le motivazioni addotte e riportate nell’ordinanza, con la quale è stato peraltro imposto alla Nova Lavinium la rifusione di parte delle spese legali sostenute dal Comune di Pomezia“, scrivono dall’Associazione. “Infatti, secondo i giudici amministrativi, l’impugnata ordinanza di demolizione (del cancello, ndr)ha natura di provvedimento plurimotivato, con la conseguenza che è sufficiente che resista alle censure una delle ragioni giustificatrici'”.

Ebbene, senza nemmeno arrivare a disquisire della natura delle strade, l’apposizione del cancello risulta illegittima in quanto in contrasto con le norme di tutela del patrimonio culturale, dal momento che “in relazione alla contestata assenza di autorizzazione paesaggistica, le argomentazioni spese dalla ricorrente [Nova Lavinium, ndr) non sembrano, almeno ad un primo esame, cogliere nel segno..”, infatti “non può ritenersi che sulla specifica opera contestata, vale a dire detto “cancello metallico ordinario”, la Soprintendenza si sia pronunciata…”.

“L’ordinanza del Comune è di nuovo efficace”

Ma il TAR si è spinto oltre, spiegano da Latium Vetus. Infatti, come espressamente riportato nell’ordinanza “il ricorso [della Nova Lavinium N.d.R.] non è assistito dal prescritto ‘fumus boni iuris’ (cioè dall’apparenza di buon diritto, necessario per ottenere la sospensione dell’ordinanza comunale di demolizione, ndr), il che comporta il rigetto dell’istanza cautelare”.

Risultato. L’ordinanza comunale di demolizione è ora di nuovo pienamente efficace, con il relativo termine per la demolizione già scaduto (lo scorso 4 settembre): “Il cancello va quindi rimosso, immediatamente”, tuonano da Latium Vetus. 

Borgo di Pratica di Mare, il Comune di Pomezia: “Il cancello va rimosso”, firmata la nuova ordinanza (ilcorrieredellacitta.com)

Palla al Comune di Pomezia

Cosa intende fare adesso il Comune? È infatti l’ente locale, spiegano ancora dall’Associazione, a dover fare rispettare la propria ordinanza demolitoria, cosa che “l’Amministrazione pometina ha già omesso di fare a settembre scorso, dando così il tempo alla società Nova Lavinium di presentare il ricorso di cui oggi si dibatte (in data 7 settembre, ovvero tre giorni dopo il termine per l’inattuata rimozione del cancello)”.

La prossima mossa spetta quindi al Comune. Cosa farà l’ente? Lascerà passare ancora tempo, oppure ripristinerà la legalità, rimuovendo subito il cancello? Queste le domande rivolte all’Amministrazione guidata dal Sindaco Veronica Felici da parte di Latium Vetus.

“Nel frattempo l’Associazione Latium Vetus APS non resterà assolutamente con le mani in mano, cosi come ha costantemente dimostrato in tutti questi anni….ma già prepara le prossime mosse. Su Pratica di Mare, deve essere chiaro, non ci fermeremo mai, fino a quando le strade pubbliche non torneranno liberamente fruibili alla cittadinanza tutta“, conclude la nota.

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