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DECORO URBANO AD ARDEA: UN MIRAGGIO?

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rifiuti ardea

Riceviamo e pubblichiamo volentieri le riflessioni del “Grillo Parlante di Ardea” sullo stato del decoro urbano nel Comune rutulo.

“Decoro è il complesso di valori ritenuti confacenti a una vita dignitosa, riservata, corretta. Decoroso – ciò che denota rispetto, senso delle convenienze, ordine, che s’addice alla dignità della persona.

Per quanto questa definizione della parola sia corretta la sua applicazione è relativa. Non esiste un metro in grado di misurare il decoro; se poi ci si riferisce al senso che il decoro assume nell’urbanistica è ancora più difficile da valutare. Anche un villaggio di capanne di legno e fango può avere il suo decoro nel contesto della civiltà a cui appartiene.

La nostra Italia è per tutti noi motivo di grande orgoglio per la bellezza dei luoghi e delle arti, per le testimonianze della nostra antica storia, per il nostro mare. E anche noi, abitanti di Ardea e cittadini italiani ne siamo orgogliosi. Ma se l’Italia è a volte raffigurata come un lustro stivale la nostra Ardea potremmo raffigurarla al più come un calzino strappato.

Sebbene vanti una storia che si perde nei secoli prima della nascita di Cristo, Ardea assume le connotazioni di un importante centro abitato solo negli anni 50 per vedere poi letteralmente esplodere l’incidenza demografica a partire dagli anni 70. Da quei tempi ad oggi Ardea ha, con progressione geometrica , raddoppiato i propri abitanti ogni 12 anni. Nessuno dei 22 sindaci che hanno governato questa città si è mai curato degnamente delle necessarie opere di urbanizzazione. “La selvaggia cementificazione del territorio è stata e resta l’unica risorsa”; non è stato esattamente con queste parole, ma il senso questo voleva essere, che il nostro assessore all’urbanistica ed alla cementificazione, il sig. De Paolis ha definitivamente ucciso e sepolto ogni nostra speranza di vivere un giorno una città degna di questo nome.

L’urbanizzazione è il processo di sviluppo e organizzazione che porta un centro abitato ad assumere le caratteristiche tipiche di una città. Il termine include sia la creazione materiale di strutture, come reti di trasporti e sistema fognario, sia i cambiamenti di comportamenti e costume della società. Il processo riguarda i centri cittadini di nuova creazione, o centri esistenti che hanno registrato un forte incremento di popolazione; ma riguarda anche il territorio circostante, quando avviene la diffusione della struttura urbana al di fuori dei centri originari, fino a formare una rete di città.

L’urbanistica differenzia le opere di urbanizzazione in due specie, le opere di urbanizzazione primaria quali, strade, fognature, luci, acquedotti e le opere di urbanizzazione secondaria quali, scuole, uffici pubblici, negozi, centri per l’aggregazione e la cultura cittadina, cinema e teatri.

Provate a mettere una crocetta accanto ad ognuna di queste opere che ritenete soddisfacenti o anche solo sufficienti per il nostro comune. Fatto? Quante ne contate?

Dopo l’inevitabile e sconcertante delusione per il risultato ottenuto passiamo ora a parlare di decoro. E’ da lì che eravamo partiti, ma ora possiamo meglio comprendere quanto almeno il decoro urbano possa rendere un pochino più piacevole la vita nel nostro territorio.

La corretta manutenzione delle vie cittadine e della loro illuminazione, almeno per quelle poche strade che ne dispongono. Lo sfalcio delle erbacce che crescono ai margini dei pochi marciapiedi, la spazzatura ed il lavaggio dove c’è asfalto. La manutenzione dei giardini pubblici, delle aiuole e degli arredi urbani. La corretta e puntuale raccolta della spazzatura. Non basterebbe a rendere questo paese invidiabile ma gli ridarebbe se non proprio decoro, un minimo di dignità.

Cosa può fare la nostra amministrazione per soddisfare questa nostra legittima aspettativa ? Moltissimo, ed a prescindere delle scarse risorse economiche che sostiene di avere. Severi controlli nell’esecuzione dei lavori appaltati ed un’attenzione lontana da interessi illeciti nell’assegnazione degli stessi, assegnazione di risorse adeguate a scapito di altre opinabili per efficacia o utilità.

Cosa possiamo fare noi cittadini ?

Moltissimo. Rispettoso e puntuale conferimento dei rifiuti, piccole manutenzioni agli esterni delle nostre abitazioni, cura dei giardini, delle inferriate e dei cancelli. Anche il semplice fiore sul vaso in balcone ha un grosso significato. E poi collaborazione nella puntuale segnalazione al comune di ogni guasto, ammaloramento e degrado che tutti i giorni abbiamo sotto i nostri occhi”.

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