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SICUREZZA, GLI “AMICI DI GRILLO ARDEA” CHIEDONO MAGGIORI INTERVENTI

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auto a fuocoIl “Rapporto 2012 sullo stato della sicurezza e sull’andamento della criminalità nel Lazio”, redatto a cura dell’Osservatorio tecnico giuridico per la Sicurezza e la Legalità della Regione Lazio, conferma come Ardea continui a condividere con i Comuni del litorale romano il poco pregevole primato dell’ alto indice di delittuosità in tutta la provincia di Roma, primato che induce ad una serie di riflessioni sull’annoso ed evidentemente trascurato problema della “sicurezza” e della “legalità” nel territorio del nostro Comune.

La riflessione deve assolutamente muovere dal crescente numero di reati predatori (furti e rapine), che si riverberano sullo stato di sicurezza percepita dalla popolazione e che spesso sfociano in episodi cruenti (come nel caso degli omicidi a scopo di rapina del 2011 in Via Tevere e del 2012 in Via Teramo) alimentando ulteriormente nella popolazione profonda preoccupazione e senso di smarrimento. Anche i reati più gravi (omicidi, tentati omicidi, estorsioni, spaccio di stupefacenti, sfruttamento della prostituzione), come confermano il Rapporto ed i recenti fatti di cronaca, sono in continuo aumento e danno evidenza di un tessuto sociale sempre più permeato dalla criminalità comune ed organizzata. Situazioni di degrado urbano e sociale come quello dei complessi residenziali “Le Salzare” e “Le Torri” costituiscono, poi, veri e propri vivai e baluardi di illegalità e criminalità, oltre a rappresentare l’emblema degli interessi illeciti di tutti quei soggetti (amministratori locali ed imprenditori edili) che nel tempo hanno contribuito a devastare il territorio rutulo compromettendo anche la vita sociale della comunità.

La crescita esponenziale della popolazione residente, inoltre, anche alimentata dal continuo insediamento di stranieri (come statisticamente rilevato), e da politiche urbanistiche affaristiche e scriteriate che non hanno tenuto in nessun modo tenuto conto, appunto, dei risvolti e delle connesse esigenze in termini di “gestione della sicurezza”, rende imprescindibile ed indifferibile una seria valutazione della problematica ed una presa di posizione in netta controtendenza rispetto al passato al fine di pianificare un programma mirato di interventi ed iniziative. L’assurda complessiva urbanizzazione, la mancanza di strade asfaltate ed illuminate (nel 2013…!), la mancanza di spazi urbani di aggregazione, situazioni di degrado lasciate al totale abbandono, costituiscono il primo vero difetto di sicurezza. Il tutto aggravato, inoltre, col sopraggiungere della stagione estiva: periodo in cui la popolazione residenziale aumenta in modo vertiginoso ed acuisce i già gravissimi problemi. La riflessione, purtroppo, si deve estendere a problemi di sicurezza ancor più inquietanti nella considerazione che Ardea è, storicamente, crocevia e luogo di insediamento di soggetti inseriti in modo organico nei paradigmi della criminalità organizzata locale, nazionale ed internazionale, che hanno trovato sul territorio anche ottime opportunità di reimpiego di capitali di provenienza illecita, nonché possibilità di tentare di condizionare l’operato delle stesse istituzioni o, addirittura, di tentare di infiltrarsi in esse (come affermato da osservatori qualificati). Proprio negli ultimi giorni Ardea è salita agli onori della cronaca per diverse e molto preoccupanti azioni incendiarie, evidentemente a scopo di ritorsione o di intimidazione, a danno di un consigliere comunale ed un giornalista locale (e dei familiari di questo), dando ulteriormente l’evidenza della presenza, sul territorio rutulo, di enormi interessi illeciti che vengono “difesi” a colpi di minacce, auto incendiate, ritorsioni, ecc. Soprattutto quanto accaduto a Luigi Centore, la coincidenza temporale con alcuni articoli di stampa a firma dello stesso, la reiterazione delle azioni, il coinvolgimento dei familiari, l’evidente scopo intimidatorio di caratura “mafiosa”, ha davvero inquietato la cittadinanza e gli osservatori più attenti, tanto da determinare una interrogazione parlamentare.

Cosa deve accadere ancora per far sì che si accendano davvero i riflettori sul problema “legalità” sul territorio rutulo?

Quali reati dobbiamo aspettare che si consumino prima che le Autorità, a tutti i livelli, decidano davvero di intervenire con decisione?

Appare del tutto evidente che le Forze dell’Ordine operanti nell’ambito del comune rutulo, nonostante il quotidiano e lodevole impegno e l’eccezionale presenza di ben 2 presidi dell’Arma dei Carabinieri (Tenenza di Ardea e Stazione di Tor San Lorenzo), con grande difficoltà riescono a coprire e tutelare un’area così estesa e problematica, proprio per l’esiguità di uomini e mezzi di cui dispongono.

Per tutto quanto sopra esposto, rivolgiamo il nostro accorato appello alle Autorità competenti affinché si intervenga con decisione e fermezza sulla gestione della sicurezza e della legalità stimolando una più incisiva attività di prevenzione e repressione dei fenomeni di dilagante criminalità, anche aumentando la dotazione di personale ai reparti delle FF.OO. che servono il territorio rutulo, così da non ledere il senso di protezione ed affidamento che la comunità nutre nei confronti delle FF.OO., soggetti imprescindibili nella pacifica convivenza e crescita sociale.

Amici di Grillo Ardea

 

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