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Anzio, quartiere Zodiaco: i residenti dicono basta al degrado. Annunciata denuncia all’INPS per danno erariale

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Niente più degrado nel quartiere Zodiaco di Anzio. Nella riunione indetta dal coordinamento legalità P.Q. Zodiaco tenutasi in data 28/10/2017 nei locali del bar “Catuzza” alla presenza del presidente Carlo Di Paolo e del direttivo, sono intervenuti i 39 rappresentanti di scala delle 39 Palazzine del Quartiere. 

L’Avvocato Mauro Ferrante, dopo vari incontri con le istituzioni locali ha ritenuto opportuno convocare tale riunione per spiegare a tutti i rappresentanti la strategia che intende portare avanti per procedere nei confronti dell’Ente titolare degli appartamenti, ovvero una denuncia per danno erariale maturato nel corso di tutti questi anni, poiché la legge impone all’ente di vendere tutte le unità immobiliari lasciate inabitate.

L’Avvocato Ferrante ha spiegato che tale inadempienza da parte dell’ente con la conseguente occupazione abusiva da parte di tanti soggetti non avente titolo ha portato un grave disagio e degrado al Quartiere.

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Di Paolo: “Situazione insostenibile”

“Tale situazione – ha spiegato Di Paolo – ha progressivamente creato le condizioni di costante impoverimento del valore delle nostre abitazioni vanificando il nostro investimento iniziale al punto che il valore di eventuale vendita non coprirebbe neanche il residuo debito del mutuo in corso”.

“Purtroppo a seguito di questo disagio alcuni condomini per protesta non hanno più corrisposto spese che vengono sostenute sia per singola palazzina che per il super condominio per le manutenzioni. L’Avvocato Ferrante sollecita il risveglio delle nostre coscienze per mettere riparo allo stato di cose attuali con il coinvolgimento di ogni famiglia, affinche’ si possa tutti insieme preparare una CLASS ACTION collettiva contro l’INPS in modo da ridurre i costi pro-capite”.

“L’obiettivo da raggiungere – ha proseguito Di Paolo – e’ di ridurre a più’ miti consigli la dirigenza INPS che, di fronte ad una denuncia civile, sara’ costretta insieme agli enti locali e agli organi di Polizia a sedersi ad un tavolo di lavoro con i nostri rappresentanti per decidere la messa in opera dei 100 decreti di sfratto giacenti da anni sulle scrivanie di qualche alto dirigente che, secondo quanto riferisce l’INPS, sarebbero stati bloccati dalla Prefettura di Roma per mancanza di case sostitutive”.

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