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Coronavirus, guariti, positivi e deceduti Comune per Comune: la situazione ai Castelli, sul litorale e nel resto del Lazio

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MAPPA CORONAVIRUS LAZIO

Oggi registriamo per il terzo giorno consecutivo un dato record per i guariti che sono stati 165 (1.872 totali) nelle ultime 24h il triplo dei nuovi casi positivi che sono stati 56 nelle ultime 24h con un trend per la prima volta sotto a 1%. Nella ASL RM6, che comprende i Castelli Romani e la Litoranea, il 1° maggio il numero dei positivi è salito a 1.170, con altri 9 nuovi casi e 6 decessi

Il dramma delle case di riposo del Lazio

Nelle case di riposo, RSA e case di cura private si contano oltre 500 positivi, di cui più di 50 operatori sanitari, e decine di morti.  

Si contano:

  • 178 positivi nella casa di cura San Raffaele di Rocca di Papa, 41 operatori sanitari e 137 pazienti (16 deceduti);
  • 32 positivi nella casa di cura San Raffaele di Montecompatri, 10 operatori sanitari e 22 pazienti (3 deceduti);
  • 23 positivi nella Clinica dei Pini di Anzio, 5 operatori sanitari e 18 pazienti (3 deceduti);
  • 43 i positivi (2 deceduti) nella casa di cura Villa delle Querce di Nemi.

Dopo le proteste e le denunce dei familiari, del Partito Comunista e dei comuni, la ASL RM6 ha iniziato i trasferimenti dalla RSA San Raffaele di Rocca di Papa (già trasferiti 116 pazienti positivi in altre strutture ospedaliere) e dalla RSA San Raffaele di Montecompatri (trasferiti tutti i pazienti positivi in altre strutture).

Il Partito Comunista esige «che tutti i pazienti positivi ancora presenti nelle strutture sanitarie private siano spostati immediatamente nelle strutture covid della ASL RM6 e della Regione Lazio. Sul disastro “colposo” della gestione delle casa di riposo, RSA e case di cura stanno già indagando la Procura della Repubblica di Roma e quella di Velletri».

Castelli e Asl Roma 6: sanità pubblica saccheggiata

«L’emergenza coronavirus sta evidenziando tutte le criticità dell’organizzazione della sanità nella ASL RM6: la sanità pubblica è stata saccheggiata (ospedali chiusi, reparti accorpati, personale senza ricambio generazionale), mentre la sanità privata ha visto crescere finanziamenti regionali e profitti», si legge in una nota del Partito Comunista dei Castelli Romani.

«Dopo 20 anni di tagli alla sanità pubblica, ci siamo ritrovati nei Castelli Romani e Litoranea con pochissimi posti letto negli ospedali pubblici e una sanità privata faraonica (migliaia di posti letto a Villa delle Querce a Nemi, al San Raffaele di Rocca di Papa, al San Raffaele di Montecompatri, all’INI di Grottaferrata, alla Clinica dei Pini di Anzio, a Villa Nina a Frattocchie, ecc.)».

1L’emergenza coronavirus ha anche dimostrato che la sanità pubblica è più sicura e più efficiente, mentre la sanità privata (che fa enormi profitti con i finanziamenti regionali) ha provocato un disastro “colposo”, con più di 500 positivi e decine di morti. Di fronte a questo disastro, il Presidente Zingaretti, l’Assessore D’Amato e i Sindaci, che solo un mese fa avevano rigettato l’ipotesi di riapertura degli ospedali di Albano e di Genzano, si sono dovuti ricredere e, sotto la spinta di medici, di associazioni e del Partito Comunista, hanno dovuto rafforzare la debole sanità pubblica, riaprendo gli ospedali di Albano e di Genzano. L’ospedale di Albano potrà essere utilizzato, oggi nell’emergenza, come struttura covid “dedicata” e, in seguito, come RSA pubblica».

Coronavirus ai Castelli e sul litorale: l’andamento dei contagi al 2 maggio

«Sulla base delle nostre analisi, a seguito dell’esplosione dei nuovi contagi nelle case di riposo e nelle case di cura private, la curva dei nuovi contagi ha raggiunto il picco il 15 aprile. Rispetto al nuovo picco siamo scesi solo del 46% in 16 giorni. La ASL RM6 rimane la peggiore ASL della Regione Lazio».

«Infatti, le altre ASL della Regione Lazio scendono molto più velocemente: Rieti è scesa del 93%, Frosinone del 91%, Viterbo dell’81%, Latina del 78% e le altre cinque ASL di Roma sono scese complessivamente del 63%. Le misure di distanziamento sociale, applicate diligentemente dai cittadini, che in queste settimane hanno fatto grossi sacrifici rimanendo nelle proprie abitazioni e riducendo al minimo gli spostamenti, hanno prodotto buoni risultati. Infatti, senza misure di contenimento sociale e senza questo impegno straordinario dei cittadini tutta la popolazione dei Castelli Romani e Litoranea sarebbe stata infettata».

«Se da un lato le misure di distanziamento sociale hanno ben funzionato, è purtroppo mancata da parte delle istituzioni (Regione Lazio, ASL RM6, Comuni) un’azione di controllo preventiva sulle case di riposo, sulle RSA e sulle case di cura “private”, peraltro accreditate da sempre con il servizio sanitario regionale».

Mappa Coronavirus nel Lazio: la situazione Comune per Comune

Per visualizzare la cartina per comune sulla diffusione del coronavirus nel Lazio, puoi fare click sul seguente link:

https://drive.google.com/open?id=1sI_jgUiLG9xh7GKQp5-W-_NV9tS7Z2Ne&usp=sharing

Si precisa che solo alcuni comuni (Ariccia, Lariano, Marino, Nettuno, Pomezia, Velletri) forniscono un’informazione completa (guariti, attualmente positivi, deceduti), aggiornata quotidianamente. Per gli altri è disponibile il solo numero dei contagi complessivo.

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