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Mafia ad Anzio e Nettuno, oggi le audizioni alla Pisana: ecco chi sarà ascoltato

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Mafia a Roma

Mafia ad Anzio e Nettuno, previste oggi le audizioni per far luce su una piaga sociale evidente: tutti i partecipanti.

Ad Anzio e Nettuno torna l’impronta della criminalità organizzata, a fine giugno sono state chiuse diverse attività commerciali – tra cui un bar, una pizzeria e un forno – per legami con la mafia. La situazione si sta facendo piuttosto preoccupante perchè si registrano anche giri d’affari non sempre leciti, il traffico di denaro indica molte cose. La possibilità che ci siano degli assetti da rivedere e delle maglie da stringere è concreta. Dato che comunque determinati meccanismi non vanno mai in vacanza, soprattutto con l’estate, è bene alzare i livelli di guardia e tenere d’occhio il problema. Se possibile prevenirlo con un confronto.

A questo servono le audizioni previste per oggi presso la sede del Consiglio Regionale del Lazio, sita in Via della Pisana 1301: prendere il coraggio a due mani evitando di mettere la testa sotto la sabbia, tra gli auditi ci saranno il Commissario straordinario del Comune di Anzio Antonella Scolamiero, il Commissario straordinario del Comune di Nettuno Antonio Reppucci; l’Assessore al Personale, Polizia locale, Enti locali, Sicurezza urbana, Luisa Regimenti; il Presidente dell’Osservatorio per la Sicurezza e la Legalità Serafino Liberati. Don Salvatore Surbera, Responsabile Ufficio diocesano per i problemi sociali e il lavoro della Diocesi di Albano; Gaetano Salvo dell’Associazione Libera Roma e Provincia; Linda di Benedetto, Associazione Rete No Bavaglio; Edoardo Levantini, Coordinamento antimafia Anzio e Nettuno.

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Un’occasione di confronto per non nascondersi più e adottare le adeguate contromisure affinché determinate suggestioni non prendano il sopravvento: la fitta rete di meccanismi è già di nuovo in moto. Il favore della bella stagione, gli incassi e meno controlli rappresentano un’occasione ghiotta per tanti esponenti del malaffare.

Utili, retroscena e possibilità ben note a tutti, ma difficilmente consapevolizzate. È forse arrivato il momento di farlo. Nella speranza di non doversi più confrontare con il muro dell’omertà, ma con la voglia di avere davanti soluzioni concrete. L’unica risposta alle organizzazioni criminali radicate sul territorio laziale e non solo. 

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