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Aprilia, raduno dei Bersaglieri sul Piave: l’emozionante cronaca della visita nei luoghi dei combattimenti della 1° guerra mondiale

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La sezione Bersaglieri Adelchi Cotterli con l’ omonima Fanfara si appresta a raggiungere San Donà di Piave per il 66° Raduno Nazionale.

L’atmosfera è gioiosa, si ride si scherza come decine di altre volte, ma qualcosa non è come le altre volte, lo si capisce da come ci salutano alcuni Bersaglieri che per vari motivi non saranno con noi. C’è chi sul quel fiume ha perduto il nonno e nel salutarci ci affida un abbraccio e una lacrima; c’è chi in quei luoghi tanti anni prima è stato soldato e nonostante l’ora tarda  è voluto venire a salutarci, quasi a scusarsi di non poter essere con noi. Tutti noi ci rendiamo conto che quando saremo su quelle sponde il respiro di chi non c’è più ci abbraccerà….ma riponiamo il fazzoletto e via…. si parte. 

Prima destinazione Redipuglia, il doveroso omaggio a chi da quelle trincee non è più tornato. La Fanfara suona il Silenzio, i Bersaglieri su l’Attenti depongono una corona di fiori, c’è chi tra i nomi sulla lapide riconosce un parente e la mano sfiora quel nome quasi ad accarezzarlo, poi via, altra destinazione. Si va a Bibione, Comune di San Michele al Tagliamento. In serata la nostra Fanfara insieme a quella di Cremona regalerà ai residenti ed ai numerosissimi villeggianti una serata di musica indimenticabile: la mezzanotte è di nuovo arrivata, ma da quella piazza nessuno ancora va via.

Finalmente è Domenica: si va sul Piave; indossiamo la nostra bella divisa, scarpe rigorosamente nere, i “fanfaroni” soffiano allegramente nei loro strumenti.  Il Capo Fanfara Ildo Masi dà le ultime disposizioni e via sui pullman: siamo tanti, siamo belli chi non può sfilare si unisce alla  traboccante folla e su quel fiume porteremo anche loro con noi. Siamo sul ponte di barche. Il nostro pensiero va ai Bersaglieri, a quei Ragazzi del 99 (ndr: nati nel 1899) che videro le acque del fiume tingersi di rosso, ma non mollarono ,resistettero e alla fine respinsero il nemico. Ecco i nostri soldati che oggi presidiano il ponte e  ci invitano a non correre lo fanno ne siamo certi per non disturbare il riposo di chi li ha preceduti, stessa divisa stessa bandiera . Ognuno di loro l’ultimo pensiero sarà stato per la mamma, per la sposa, ma le ultime parole le sentiamo ancora oggi forti e chiare: W L’ITALIA!

 

Le ho sentite, certo, perché IO C’ERO.

 

Bers. Edoardo Tittarell Presidente Sez. A  Cotterli Aprilia (LT

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