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Ardea, villetta utilizzata come laboratorio per la droga: 2 arresti, sequestrati 7kg di cocaina e marijuana

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Avevano allestito un vero e proprio laboratorio all’interno di una villetta ad Ardea. Il luogo era utilizzato per nascondere, pesare e imballare la droga. Credevano di aver scelto un posto perfetto per riuscire ad evadere i controlli dai militari, ma quella villa isolata ha attirato l’attenzione della Narcotici.

Giovedì scorso gli agenti della Polizia di Stato della Sezione Narcotici della Squadra Mobile,  insieme a quelli del Commissariato di Anzio-Nettuno ed all’unità cinofila “Enduro”, nel corso di una mirata attività di contrasto al traffico di sostanze stupefacenti, hanno tratto in arresto due cittadini romani.

Dentro la villa, appartenente ad uno dei due arrestati, sono stati rinvenuti circa 3 kg cocaina, confezionata in pacchi da 1 kg riportanti il marchio “doctor”, più di 4 kg di marijuana e mezzo chilo di hashish. Il tutto era confezionato in buste sottovuoto ed in  parte occultato nel terreno annesso al casale.

Inoltre, è stata rinvenuta una pistola revolver 38 special con matricola abrasa nonché diverso materiale per il confezionamento ed il taglio, bilancini elettronici di precisione, varie buste.

In particolare uno dei due uomini è stato fermato a bordo di un’auto a noleggio mentre trasportava un pacco di cocaina all’interno della villa nella disponibilità del correo.

Gli investigatori in servizio di appostamento, dopo aver bloccato il conducente dell’auto, hanno proceduto alla perquisizione all’interno del casale rinvenendo la rimanente parte di sostanza stupefacente sequestrata.

I due arrestati avevano trovato un luogo sicuro ed isolato ove provvedere all’occultamento ed alla lavorazione della sostanza stupefacente riducendo al minimo i rischi di controlli da parte della forze dell’ordine che, tuttavia, ancora una volta sono riusciti ad intervenire e a debellare un’attività di spaccio che avrebbe prodotto più di 12 mila dosi di cocaina e più di 30 mila dosi di marijuana nonché ad evitare, come spesso accade nel mondo del traffico di sostanze stupefacenti, il ricorso alle armi per far valere i debiti di droga o per la ripartizione delle piazze di spaccio.

Dopo le formalità di rito i due romani sono stati associati presso la casa circondariale di Velletri a disposizione della Autorità Giudiziaria.

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