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Giardini ad Ardea, che desolazione! Aree “verdi” ostaggio del degrado, rifiuti e spazzatura ovunque

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In che condizioni si trovano i giardini di Pomezia e Ardea? Dopo la prima e la seconda parte della nostra inchiesta pubblicata nei giorni scorsi, ecco la fotografia di Ardea. 

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(Il servizio è stato pubblicato sul numero di novembre (ed. cartacea) de Il Corriere della Città in questi giorni in distribuzione)

GIARDINI ARDEA: CHE DESOLAZIONE…

La seconda parte del mio viaggio mi porta ad Ardea. Probabilmente ingenuamente mi aspettavo di trovare qualcosa di bello da raccontare ma, a differenza di Pomezia dove, tra tutto qualcosa di buono l’ho pure trovata, nel comune rutulo c’è solo desolazione. La maggior parte dei parchi sono chiusi e quelli aperti sono in condizioni pessime, divenuti ormai ostaggio di vandali o perdigiorno.

Via Varese – Voto: N/D

Inizio dai giardinetti di fronte all’omonima scuola (in realtà il Parco è intitolato a Domenico Albarelli) perché conservavo di loro un bel ricordo legato a qualche anno fa; con immenso dispiacere vedo subito che sono chiusi. Qualcuno ha divelto le sbarre per crearsi un accesso. Con tali premesse è facile immaginare cosa ci sia all’interno. La vegetazione ha ormai preso il sopravvento nascondendo ogni sorta di rifiuti. Una scritta blasfema dona ancor più squallore ad un’area un tempo – forse – felice.

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Via Lecce – Voto: 0

A differenza del precedente, nel parco di Via Lecce è ancora possibile entrare. Lo spettacolo all’interno è però indecente: giochi distrutti, spazzatura ovunque, tombini scoperti. Uno scenario raccapricciante e vomitevole. Anche in questo caso, come i suoi “illustri” corrispettivi di Torvaianica, il frequentatore-tipo del parco è facile immaginarselo. Non resisto un secondo di più: risalgo in macchina in direzione Tor San Lorenzo (piccola nota: “per sbaglio” imbocco Via Pavia dove trovo l’igiene urbana intenta stoicamente a lottare con il marasma di rifiuti che riempie una strada già di per sé disastrata).

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Parco Rielasingen – Worblingen – Voto: N/D

“Ardea, degrado al parco Rielasingen di Tor San Lorenzo: situazione insostenibile”, scrivevamo agli inizi di settembre. Ebbene oggi il parco, anche a seguito di quella segnalazione, è chiuso. Mi affaccio tristemente alle sbarre e fotografo ciò che rimane nella speranza che presto possa tornare presto aperto.

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Parco di Via Reno – Voto: 7


Il mio viaggio si conclude con il parco di inclusione di Via Reno, in pratica l’unico giardino degno di questo nome sull’intero territorio di Ardea. A parte una transenna sospesa a mezz’aria – di cui non capisco il motivo – e un’erba non tenuta perfettamente mi rendo conto che probabilmente, per adesso, questo va considerato un grande risultato. Ecco perché il 7: un sette di incoraggiamento…

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PARCHI PUBBLICI: PARLA IL SINDACO DI ARDEA

Sindaco, ad Ardea abbiamo trovato soltanto desolazione. Come si è arrivati a questo punto?
“La situazione è sotto gli occhi di tutti. Purtroppo non sono stati messi a bilancio, passato e presente, fondi per la manutenzione dei giardini. La strada che si era tentata, ovvero quello dell’affidamento ad associazioni o gruppi no profit, per quanto riguarda la gestione e la cura delle aree verdi, non ha portato ai risultati sperati, sopratutto perché si torna sempre sullo stesso argomento: la manutenzione costa e non potevano fare molto di più. Quindi cosa è successo? I giardini sono sprofondati nel degrado, ed il degrado si sa attira “brutte” frequentazioni. A Tor San Lorenzo (il parco è quello di Rielasingen-Worblingen, ndr) sono state ritrovate anche siringhe e questo ci ha portatato, per motivi di sicurezza, a dover chiudere il giardino. Al momento non abbiamo però le risorse per intervenire: non appena avremo risanato il bilancio si potrà fare senz’altro di più”.

Cosa si può fare nell’immediato?
“Ovviamente non vogliamo questa situazione per Ardea e Tor San Lorenzo e ci immaginiamo soluzioni diverse. Una delle strade che stiamo cercando di seguire è quella di individuare portatori di interesse che abbiano l’idea di mettere nei parchi dei piccoli punti ristoro, o comunque qualcosa di remunerativo, in cambio della manutenzione e della cura del parco. Ad ogni modo faremo dei bandi per arrivare ad una assegnazione specifica. Un’altra possibilità è quella di installare delle giostrine per i bambini i cui proventi sarebbero destinati in questo caso proprio alla cura del parco sempre con dei bandi: anche qui però c’è da tener conto delle rimostranze di alcuni genitori in quanto per loro questo comporterebbe un costo, anche se quel “costo” servirebbe proprio a tener pulito il parco. E’insomma un po’ un cane che si morde la coda. E’ allo studio comunque anche la possibilità di inserire qualche provvedimento all’interno del nuovo contratto per la raccolta dei rifiuti”.

Le telecamere possono rappresentare una soluzione?
“A breve si procederà con l’installazione delle telecamere nell’ambito del progetto per l’efficientamento energetico “Hera Luce”. Quando avremo finalmente tutte le telecamere attive qualcosa in più si potrà ottenere. Ma questo comunque non risolverà i problemi dei parchi pubblici: il nodo è la mancanza dei fondi, perché giardini di quelle dimensioni richiedono interventi continui e costanti”.

 

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