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ARDEA CELEBRA MANZU’

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A vent’anni dalla morte del grande Giacomo Manzù, il Maestro è stato ricordato oggi con una cerimonia commemorativa alla presenza di autorità civili, militari e religiose. L’evento, organizzato dalla direttrice del Museo, la dott.ssa Marcella Cossu, in collaborazione con l’amministrazione comunale, rappresentata per l’occasione dal nuovo Vice Sindaco, l’Assessore al Patrimonio Maria Pia Pagano, ha visto la partecipazione di tanti cittadini, che si sono affiancati ai politici presenti: i consiglieri comunali Fabrizio Acquarelli, Massimiliano Giordani, Antonino Abate, Luca Di Fiori ed il Presidente del consiglio comunale Policarpo Volante, oltre il decano Bruno Cimadon che, come ex sindaco di Ardea, ha avuto personalmente modo di conoscere e collaborare con il Maestro Giacomo Manzù. \n\nLa cerimonia è iniziata con una messa in suffragio dello scomparso Maestro, funzione religiosa officiata dal parroco della Cattedrale di San Pietro Apostolo Monsignor Adriano Gibellini, che l’ha concelebrata con Don Italo Belli, della Diocesi di Albano Laziale, che in passato è stato aiutante del Monsignor Francia, parroco della Chiesa degli Artisti di Piazza del Popolo. Al termine della funzione religiosa, un lungo corteo di cittadini – guidato dal vicesindaco Maria Pia Pagano e dalla signora Inge Manzù – scortato dal luogotenente Antonio Landi, Comandante della Tenenza Carabinieri di Ardea e da una rappresentanza della polizia municipale, è sceso dall’antica Rocca di Ardea per raggiungere il sottostante Museo, dove riposa Giacomo Manzù, considerato il più grande artista del secolo scorso, tanto che lo si ritiene il “Michelangelo del Novecento”, come ha avuto modo di ricordare nel suo discorso lo stesso vicesindaco Pagano. Raggiunta la tomba del Maestro, il vicesindaco Maria Pia Pagano ha deposto due fasci di fiori, uno da parte dell’amministrazione comunale e l’altro del sindaco Carlo Eufemi. L’Avvocato Maria Pia Pagano ha ricordato come il Maestro amava la sua Ardea, tanto da volerci restare per sempre. L’assessore ha anche rimarcato l’impegno profuso dalla Signora Manzù affinché si costituisse la Fondazione per un Museo, che ad Ardea raccoglie le opere del Maestro. “Opere – ha detto il vice sindaco – che sono lustro e ricchezza per il nostro paese, che proprio grazie ad esse è invidiato da tutto il mondo”. La Pagano ha concluso ringraziando l’impegno e la sensibilità dell’assessore alla cultura e soprattutto il sindaco Carlo Eufemi per l’organizzazione di una cerimonia che porterà Ardea alla ribalta mondiale. La direttrice del Museo.\n\nNel pomeriggio la manifestazione è proseguita con la conferenza del Professor Giancarlo Alteri dedicata alla copiosa produzione di medaglie e piccoli formati di Giacomo Manzù, con particolare attenzione al rappresentativo nucleo di proprietà della Biblioteca Apostolica Vaticana. Si è poi proseguito con l’omaggio musicale del coro polifonico “storico” della Raccolta Manzù, i Rutuli Cantores, reduci dall’avere appena celebrato, come l’artista bergamasco, il primo ventennale della loro esistenza come gruppo canoro. Quello che ogni anno si tiene all’interno della “Raccolta” è ormai un appuntamento a cui i cultori dell’artista non vogliono mancare e a cui partecipano con singolare intensità e commozione, a causa del profondissimo legame instaurato dallo scultore con il luogo di adozione, dove scelse di stabilirsi definitivamente a partire dalla metà degli anni sessanta, al compimento della sua più grande e celebre opera, la “Porta della Morte” di San Pietro. Pare quindi particolarmente indicato che a presentare la ricorrenza sia stato l’intervento del Professor Alteri, direttore del Dipartimento Numismatco della Biblioteca Apostolica, quasi a riannodare le fila della grande empatia e della profonda amicizia che aveva legato, a cavallo tra gli anni cinquanta e i sessanta, i due bergamaschi più illustri del novecento, Papa Giovanni XXIII e Giacomo Manzù, fino alla morte del primo, nel 1963; nel 2007, inoltre, una grande selezione di opere provenienti dalla stessa Raccolta Manzù ha preso parte, presso le sedi espositive di Collezioni Numismatiche a Roma e del Museo Hermitage a San Pietroburgo, alla grande mostra dal titolo Tu Es Petrus, celebrativa dei cinquecento anni della Basilica di San Pietro, curata dallo stesso Professor Alteri. \n\nL. C.\n\n

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