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Quando a sbagliare è l’Unicef tra informazione e disinformazione

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E’ compito istituzionale dell’UNICEF avere a cura i minori, tutelarli nutrirli accudirli e non ultimo informarli, cosa che accade in tutto il mondo ove l’Unicef riesce ad intervenire. Va riconosciuto l’apporto determinante che i volontari svolgono in tutto il mondo a favore dei bambini.

Da qualche tempo, però, è stato segnalato che sul sito dell’UNICEF compare un simpatico manualetto illustrato e scaricabile in versione .pdf, dedicato ai bambini che pare non venga aggiornato destando qualche perplesità da più parti per un dettaglio che dettaglio non è.

L’oggetto della segnalazione è l’opuscolo che andrebbe diffuso nelle scuole, i diritti dei bambini in parole semplici, edito dall’UNICEF: http://www.unicef.it/Allegati/Diritti_dei_bambini_in_parole_semplici.pdf

Non fosse che la trasposizione dell’Art.9 sul documento dell’UNICEF, è difforme da quello contenuto nel sito del Garante dell’Infanzia (ex presidente Unicef), Dott. Vincenzo Spadafora: http://www.garanteinfanzia.org/diritti

Nel terzo capoverso della rilettura in chiave infantile dell’articolo 9 si legge infatti: “Inoltre, se i tuoi genitori decidono di vivere separati, dovrai vivere con uno solo di essi ma hai il diritto di poter contattare facilmente l’altro, dando così la certezza al minore che dovrà avere un genitore comunque primario e uno secondario”.

Molte associazioni di categoria e molti cittadini,  sconcertati nel leggere tale articolo, hanno così  segnalato all’Unicef l’incongruenza di questa interpretazione o trascrizione non fedele che risulta di particolare gravità nel momento in cui ben 11 proposte di legge volte a minimizzare lo status di genitore prevalente giacciono in Parlamento. Si aggiunge, inoltre, che lo stesso Dott. Spadafora dovrebbe essere a conoscenza della letteratura scientifica internazionale che ha evidenziato come i migliori tassi di salute psichica e fisica siano propri, tra i figli di coppie separate, di quei minori che vivono tempi equipollenti presso le due figure genitoriali e che i migliori parametri di salute psicofisica sono quelli dei minori che vivono con ambedue i genitori in modo equivalente.

“In merito alla diffusione di pieghevoli cartacei ritenuti potenzialmente disinformativi e fuorvianti  siamo tutti preoccupati, sia per il compito che un informazione così supporterebbe, sia per la palese disinformazione oggettiva che veicolerebbero” commenta Roberto Castelli,  Vice Presidente Colibrì (Coordinamento Interassociativo Europeo che riunisce più di 30 associazioni italiane ed estere a favore della Bigenitorialità).

E’ vero che chi non lavora non “commette errori”, crediamo che qualcosa possa scappare a tutti, ma anche che sia doveroso aggiornare prontamente i documenti di carattere sociale e legale come questi e tenere monitorata l’esattezza e la fondatezza di ogni “informazione destinata all’Infanzia” o ad “operatori dell’Infanzia”, anche perchè il file scaricabile è ancora lì come prima, nonostante le precedenti segnalazioni, quindi pronto ad essere ancora frainteso.

Massimiliano Gobbi

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