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Latina, l’accusa del PD: palestre scolastiche alle società sportive private, nessun controllo da parte del Comune

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“Le palestre delle scuole elementari, quando non usate per attività sportive degli istituti stessi, vengono concesse a società sportive private per svolgere le proprie attività. Il Comune dà in affitto queste strutture al prezzo di 9 euro l’ora, per un totale di circa 700 euro al mese spesso ripartite tra varie società. Quando vengono recati danni alla struttura da parte delle società o ci si trova di fronte agli effetti dell’usura, a doversi muovere è sempre il Comune, il quale però – a fronte di un canone d’affitto così basso – non riesce a far fronte a tutte le necessità che di volta in volta si presentano. Il principio dovrebbe essere: chi rompe paga. Ma questo non succede per mancanza di controlli, e chi si ritrova a pagarne le conseguenze sono i bambini delle scuole che si hanno impianti rovinati.” A spiegare la situazione è Nicoletta Zuliani, consigliera comunale del Partito Democratico di Latina.

Non è soltanto un problema di tipo economico quello che vuole sottolineare Zuliani, ma anche l’aspetto della trasparenza. “Non c’è alcun tipo di controllo sulla gestione delle palestre scolastiche, immobili comunali e quindi pubblici, da parte delle società private. Chi verifica, ad esempio, la correttezza delle fatture per la pulizia degli ambienti? E chi si assicura che i bambini che frequentano la scuola abbiano strutture non rovinate ed un servizio funzionante e sicuro? L’altro giorno siamo andati come Pd nella scuola di Borgo Sabotino, che aveva sul soffitto dei pannelli pericolanti e pezzi di intonaco staccati dalle pareti, non certo a causa dei bambini… Se le scuole non possono rivalersi sulle società perché è il Comune il titolare del rapporto, ed il Comune non controlla, il rischio è che a rimetterci saranno sempre e solo gli alunni della scuola pubblica”.

La questione, più grave, che sarà portata in commissione Bilancio, è questa: “Bisogna regolamentare in modo univoco tutte le situazioni d’affitto esistenti sul territorio. Finora – dice Zuliani – non è mai stato fatto un bando per avere accesso alle palestre delle scuole elementari, quindi fino ad oggi si è sempre affittato a prezzi più che convenienti a società in qualche modo ‘vicine’ al Comune, a cui è bastato chiedere per ottenere gli spazi per svolgere le proprie attività, e i criteri non sono palesi, non sono pubblicati sul sito. Con questo non si vuole dire – puntualizza la consigliera democratica – che il prezzo degli affitti va aumentato e quindi spalmato come ulteriore spesa a discapito delle famiglie che portano i figli a fare sport. Si vuole invece rendere più trasparente tutta la gestione, per migliorare il servizio offerto dalle scuole pubbliche, tutelandole per non considerarle ed usarle come un bacino di consenso elettorale. Sul sito del Comune oggi non vi è neanche un elenco delle società che usufruiscono delle nostre palestre. Come dice don Luigi Ciotti, dove non c’è una regola o un controllo, si possono insinuare sistemi opachi di amministrazione. È proprio questo che va evitato”.

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