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Acilia, quale destino per la scuola fantasma di via Cesare Maccari?

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Continua l’emergenza delle strutture scolastiche nel Municipio X di Roma Capitale, dove torna a far notizia la “scuola fantasma” di via Cesare Maccari ad Acilia.

Situata a due passi dal parco della Madonetta e nel centro dell’entroterra lidense, l’attuale edificio scolastico potrebbe rispondere a tantissime richieste d’iscrizione da parte delle famiglie del quartiere. 

Seppur molto bella e attrezzata questa scuola, attualmente nei locali – che dovrebbero essere destinati a una scuola per l’infanzia – vige il totale abbandono: erba incolta e degrado sono solo l’immagine dell’ennesimo spreco sul territorio di Roma Capitale.

Una condizione disastrosa che grava sulle tasche di quelle famiglie che abitano questo quadrante del Municipio X, costretti in molti casi a iscrivere i propri bambini presso scuole o istituti privati. Una situazione resa più paradossale anche dalla presenza di scuole materne private adiacenti al plesso scolastico abbandonato, che da questo contesto hanno tratto un ottimo affare. 

Sulla questione si sta interessando da diverso tempo Fabrizio Santori, che già in passato denunciava questo spreco.

Dopo un anno ancora le cose non sono cambiate per la scuola di via Cesare Maccari, con il dirigente regionale della Lega che commenta con sdegno: “Un anno fa avevamo denunciato la presenza di una struttura per l’infanzia ad Acilia in Via Cesare Maccari pronta e ancora non messa a disposizione delle famiglie del X Municipio. Abbiamo scoperto recentemente che purtroppo l’acquisizione e la consegna al patrimonio comunale non sono avvenute perché sono ancora in corso le procedure di collaudo da parte del Dipartimento sviluppo infrastrutture e manutenzione urbana di Roma Capitale“.

Fabrizio Santori è intervenuto così sull’attenzione dell’Amministrazione di Roma Capitale sulla questione: “Nel totale immobilismo della giunta grillina, sia al municipio che a livello di Campidoglio, saremo costretti a presentare un esposto alla Corte dei Conti per la tutela sia del bene pubblico, che sta andando in malora per via di questi incomprensibili ritardi, sia per la tutela dei bilanci familiari dei residenti di Acilia che sono costretti a mandare i propri figli in asili nido privati”.

Ha concluso il dirigente regionale della Lega: “Ho già inviato una formale richiesta agli uffici competenti che mi auguro possano finalmente dopo mesi e mesi restituire questo bene all’uso del territorio così come prevede la normativa e nel rispetto di tutti i romani che pagano le tasse e continuano a finanziare queste gravi negligenze”.

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