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Ostia Comune, il referendum in concomitanza del voto alle Europee?

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Sembra prendere una forma sempre più concreta il progetto legato a Ostia Comune, sopratutto dopo l’assemblea pubblica tenuta dal Comitato Promotore per Ostia Comune presso l’Hotel Fly Decò.

Un evento che ha raccolto molti residenti e imprenditori lidensi, desiderosi di vedere come stia evolvendo questo ambizioso progetto per l’autonomia di Ostia. 

Un obiettivo ambizioso che parte anzitutto dall’idea di riqualificare questo territorio, rendendolo da una periferia di Roma a una poliferia: una transizione necessaria che fa fede alla densità di questa zona e soprattutto agli abitanti che vivono questa terra, in un passaggio possibile grazie allo sfruttamento delle risorse di Ostia e i territori che prenderanno parte al progetto di Comune. 

Il Comitato Promotore per Ostia Comune vuole andare quanto prima al voto per l’indipendenza amministrativa di Ostia e Ostia Antica da Roma, suggerendo come prima data utile il voto a marzo 2019 in concomitanza con le Europee

I territori interessati al voto sarebbero quelli Ostia, Ostia Antica, Bagnoletto, Stagni e Lingua: confini naturali delineati così come chiesto dalla Regione Lazio. L’est dell’ipotetico Comune verrebbe delimitato da via Carlo Albizzati, il Fosso di Dragoncello e il Canale della Lingua, mentre il sud si spingerebbe fino – includendo anche il Lido di Castelfusano – fino alle porte di Campo Ascolano

Sulla questione dei confini si sono poste le più accese polemiche al progetto, provenienti soprattutto da quegli esponenti che vedono il loro quartiere attualmente fuori dalle dinamiche del futuro Comune: Pierfrancesco Marchesi – consigliere nel Municipio X di Roma Capitale per Fratelli d’Italia – ha sottoposto la questione dell’Infernetto, attualmente fuori dalla progettualità di Ostia Comune nonostante i cittadini del quartiere non si siano espressi recentemente sull’argomento (nel 1989 e nel 1999 la maggioranza di questa zona volle rimanere dentro Roma).

Ostia Comune si pone come possibilità di rigenerazione e valorizzazione di un territorio, martoriato in questo momento da media e l’informazione: una rinascita – secondo i promotori – nel nome di un riscatto per i cittadini lidensi. 

Franco De Luca – uno dei promotori dell’assemblea – ha voluto commentare così l’evento all’Hotel Fly Decò: “Siamo soddisfatti di questo inizio. Crediamo che ci sarà un buon seguito e speriamo di rimpolpare il gruppo dei promotori: ci auguriamo di diventare centinaia di promotori che seguono questa causa!”.

Sul sostegno delle associazioni e i CDQ del territorio lidense, ha detto: “Siamo aperti a tutti i contatti: oggi siamo usciti dopo un anno e mezzo, con i numeri statistici usciremo alla fine di ottobre”.

Grande entusiasmo intorno alla causa di Ostia Comune, che però vede un forte opposizione attualmente sul fronte dei confini – come già ribadito – e sui numeri dei bilanci: molti esponenti associazionistici hanno esposto il desiderio di vedere questi dati, sentendosi rispondere di aspettare la conferenza di ottobre. Questi temi sensibili e principali nella transizione amministrativa da Municipio a Comune, calcolando che tali informazioni potrebbero rivelarsi anche come quelle certezze nell’appoggiare la causa dell’indipendenza lidense o meno da Roma.  

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