Nel tranquillo quartiere Salario di Roma, un evento sconvolgente ha scosso la comunità medica e i residenti. L’immunologo Francesco Le Foche, 65 anni, noto per la sua partecipazione a trasmissioni televisive durante la pandemia da Covid-19, è stato brutalmente aggredito nel suo studio medico giovedì scorso.
La brutale aggressione al dottor Francesco Le Foche: sfregiato in volto dal pregiudicato
L’aggressore, un pregiudicato di 35 anni, era entrato nello studio medico di via Po per un consulto. Tutto sembrava normale fino a quando, improvvisamente, l’uomo è andato in escandescenze, convincendosi di avere una grave malattia infettiva alla colonna vertebrale. Senza alcun motivo apparente, ha aggredito il dottor Le Foche con una violenza inaudita, colpendolo ripetutamente al volto.
I pazienti del medico sono stati i primi a prestargli soccorso
La segretaria dell’ufficio e alcuni pazienti presenti nella sala d’attesa sono stati testimoni scioccati dell’aggressione e hanno prontamente chiamato il numero di emergenza 112. Le forze dell’ordine sono intervenute tempestivamente, con numerose volanti della polizia che sono arrivate sul posto.
Gli agenti di polizia sono riusciti a bloccare l’aggressore, identificato come R.M., e lo hanno arrestato con l’accusa di tentato omicidio. Nel frattempo, il dottor Le Foche è stato trasportato d’urgenza al policlinico Umberto I, dove è stato ricoverato in prognosi riservata a causa delle gravi ferite riportate.
L’impegno del dottor Le Foche sul Covid-19
L’immunologo Francesco Le Foche è noto per il suo impegno nella comunità medica e per la sua partecipazione a programmi televisivi durante la pandemia, durante la quale ha condiviso informazioni importanti sul Covid-19. Questo tragico evento ha suscitato un’ondata di preoccupazione e solidarietà tra i colleghi medici, i pazienti e il pubblico in generale.
Ennesima aggressione verso un medico in Italia
L’aggressione rappresenta un triste esempio dei rischi che i professionisti medici possono incontrare mentre svolgono il loro lavoro dedicato alla cura della salute degli altri. Ora, la comunità medica e la società nel suo complesso sperano in una pronta guarigione per il dottor Le Foche e attendono sviluppi nella vicenda giudiziaria contro l’aggressore.
Questo tragico episodio serve come richiamo alla necessità di garantire la sicurezza negli studi medici e negli ambienti sanitari, in modo che i professionisti possano continuare a svolgere il loro prezioso lavoro senza timore.
